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Il Tram di Opicina, una storia centenaria

Mezzo di trasporto ma anche vera e propria istituzione per tutti i triestini. Iniziò il suo servizio di collegamento tra Trieste e il borgo carsico di Opicina nel lontano 9 settembre 1902. Il tram attualmente è fermo dal 2 settembre 2012 per interventi straordinari di manutenzione. Ecco la sua storia tra inaugurazione, avvicendarsi di società di gestione, incidenti e guasti

Andrea Di Matteo
3 minuti di lettura

TRIESTE. Per i turisti rappresenta soltanto un semplice mezzo di locomozione per raggiungere l'altipiano carsico, ma per i triestini è una vera istituzione, paragonabile ad uno dei tanti monumenti che caratterizzano la città mitteleuropea. Stiamo parlando del famoso Tram di Opicina, che dal lontano 9 settembre 1902 collega ininterrottamente il capoluogo giuliano con il borgo carsico di Opicina posto a 343 metri sul livello del mare.

Il tram attualmente è fermo dal 2 settembre 2012, in attesa di alcuni interventi di manutenzione straordinaria.

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(Gendarmi austriaci osservano il passaggio del tram all'Obelisco - illustrazione d'epoca)

Non un semplice mezzo di trasporto pubblico, bensì una vera propria attrazione turistica che lo rende unico nel suo genere in tutta Europa. Infatti, una volta lasciato capolinea cittadino come tram urbano, esso supera l'erto colle di Scorcola con una pendenza pari al 26 per mille grazie ad una tratta a trazione funicolare, per poi continuare in aderenza naturale come tranvia extraurbana fino al capolinea di Opicina. La storia del tram di Opicina alla fine dell'Ottocento, quando a Trieste è necessario creare un sistema di trasporto fra l'abitato carsico e la città. Fuori dal paese è attiva fin dal 1857 una fermata della ferrovia Meridionale (la Südbahn) sul percorso Trieste - Vienna, poco pratica perchè distante dal centro abitato.

Fra i vari progetti presentati, il più idoneo risulta quello redatto dall'ing. Eugenio Geiringer che prevede la creazione di una linea tranviaria a trazione elettrica, con tram di fabbricazione austriaca, e l'utilizzo di locomotori a cremagliera per superare il tratto più ripido.

Il 9 gennaio 1901 si costituisce a Vienna la Società Anonima delle Piccole Ferrovie di Trieste (S.A.P.F.) con lo scopo di costruire e gestire l'impianto: i lavori iniziano lo stesso anno e il 9 settembre 1902 l'opera è ufficialmente inaugurata.

Nel 1906, in concomitanza con l'apertura della nuova linea ferroviaria Transalpina (il secondo collegamento ferroviario fra Trieste e Vienna), il percorso della tranvia viene prolungato fino alla stazione della stessa e durerà fino al 1938.

Durante la Grande Guerra il tram viene utilizzato per trasferire i feriti negli ospedali cittadini. Negli Anni Venti la S.A.P.F. apporta delle migliorie all'impianto in modo da aumentarne la velocità commerciale e il 26 aprile 1928 la tratta a cremagliera viene sostituita con un impianto a funicolare.

Nel 1935 viene consegnata la prima delle cinque nuove elettromotrici realizzate dalle Officine Meccaniche La Stanga di Padova, mentre altre due, di tipo autarchico, saranno acquistate nel 1942.

Fra la fine degli Anni Quaranta e i primi Anni Sessanta il tram conosce il suo massimo splendore: il Governo Militare Alleato (G.M.A.) edifica numerose case per i suoi funzionari lungo il percorso della tranvia e anche la scarsità della motorizzazione privata incentiva questo mezzo di trasporto, specialmente per le scampagnate domenicali.

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(I bambini delle colonie che utilizzano il tram alla fine Anni 50 - foto d'epoca)

Il 28 ottobre 1961, alla scadenza della concessione alla S.A.P.F., subentra il Servizio Comunale Trenovia (S.C.T.).

Il 1° gennaio 1970 la linea passa sotto la gestione diretta dell'A.C.E.G.A.T. ed è rinumerata come linea 2. Proprio in questo periodo vengono avviati importanti lavori, come la revisione di ogni singola elettromotrice, mentre nel 1976 parte la riqualificazione della tratta funicolare(1a fase). Nel 1977 la gestione del trasporto pubblico viene affidata alla nascente Azienda Consorziale Trasporti (A.C.T.) e il servizio riattivato il 6 marzo 1978.

Il 14 giugno 1984 le opere di adeguamento tecnico secondo le normative ministeriali dell'impianto funicolare vengono completate con l'attivazione di un sistema automatico di funzionamento e controllo (2a fase).

Dal 1° gennaio 2001 la gestione del trasporto pubblico viene affidata a Trieste Trasporti S.p.A. ma il 31 maggio 2005 l'impianto si ferma nuovamente per ottemperare all'ex D. M. 02.01.1985 che regolamenta la manutenzione sugli impianti funicolari aerei e terrestri. Numerose sono le opere previste dalla revisione ventennale, fra le quali anche la realizzazione di due nuovi "carro - scudo" senza cabina. Quasi contemporaneamente anche le vetture vengono sottoposte ad un'accurata opera di restyling: ogni tram viene attentamente revisionato e dotato di un nuovo sistema di guida, il chopper.

Nel settembre 2012 il servizio tranviario si ferma nuovamente a seguito di un incidente, ma comunque sarebbe stato ugualmente bloccato a breve per opere di manutenzione straordinaria già programmate. Vengono sostituite le grandi pulegge della sala motori di Vetta Scorcola, mentre a breve partono i lavori per il rifacimento del binario in diversi punto del percorso. Nel corso della sua storia ultracentenaria il tram di Opicina è stato protagonista di vari incidenti spettacolari. Il più famoso risale al 10 ottobre 1902, quando durante la prima corsa del mattino una vettura inizia scendere la ripida discesa di Scorcola senza l'ausilio del locomotore della cremagliera, per poi arrestarsi contro una casa posta lungo la linea. Non ci saranno vittime, ma soltanto quattro feriti e tanta paura. Quel fatto di cronaca suggestiona la tradizione popolare tanto da ispirare una canzonetta ancora oggi molto in voga.

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(L'ltuimo incidente del settembre 2012, da allora il tram è fermo. Clicca sull'immagine e accedi alla fotogalleria)

In anni più recenti c'è da segnalare il deragliamento di una vettura nella parte alta di via Commerciale il 28 novembre 1975, oppure lo scontro fra un tram e una corriera slovena all'alba del 4 agosto 1993 nella centralissima piazza Dalmazia, o ancora la fuori uscita di un altro tram nei pressi di Campo Cologna nell' ottobre 2006.

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