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Viaggi di fine anno: sì alle mete classiche attira la Grande Mela

Buono il numero di prenotazioni registrato dalle agenzie ma sale l’attenzione alle offerte e alla qualità del prodotto. In calo montagna e Mar Rosso

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Chiamarla ripresa, sia pur timida, può forse sembrare eccessivo, ma una fiammella di speranza nel settore viaggi sembra essersi accesa dopo una stagione indubbiamente complicata. Gli operatori del settore analizzano le prenotazioni fatte dai triestini per le festività, e il risultato che ne deriva conduce a un cauto ottimismo. Intendiamoci, i tempi di crisi economica non sono di certo finiti, anzi: semplicemente sta cambiando il modo di interpretare la vacanza. Oggi più che alla destinazione si guarda all'offerta disponibile, con un occhio al portafoglio e l'altro alla qualità del prodotto. Non si sta solo attenti a quanto si spende (in media poco più di 500 euro a persona per una durata della vacanza che si assesta dai tre ai cinque giorni), ma ci si sofferma molto di più sui dettagli del viaggio, che devono proporre sempre qualcosa di nuovo e interessante.

A concedersi una pausa fuori città in questo periodo sono prevalentemente i giovani, soprattutto singles che però molto spesso decidono di viaggiare in gruppo; oppure coppie senza figli, visto che ancora una volta a essere penalizzata è in modo particolare la famiglia numerosa, alle prese con spese di ogni tipo. Tra gli itinerari, tengono le capitali straniere e le crociere, mentre sono in calo la montagna e il Mar Rosso; non mancano le mete da sogno per chi ovviamente se le può permettere.

Ritorno al classico Rispetto a quanto accaduto lo scorso anno, la sensazione è che qualcosa stia cambiando in positivo. Siamo ovviamente lontani dai tempi del tutto esaurito, ma qualche prenotazione in più per il periodo delle festività si è registrata, in alcuni casi con largo anticipo, soprattutto nei dintorni di Capodanno. «Parliamoci chiaro, la crisi ha cambiato completamente il modo di intendere la vacanza - sottolinea Serena Cividin -. Direi che però il viaggio non rientra tra le cose da sacrificare a tutti i costi: al limite si è disposti a limare qualcosa, ma non a rinunciare del tutto a un periodo di meritato riposo. Più che spendere di meno, in questo momento si vuole spendere bene. In generale abbiamo notato un ritorno delle mete classiche, penso ad esempio a città come Vienna o Parigi, ma tiene bene il caldo dei Caraibi e, per chi ne ha la possibilità, ci sono richieste per Africa, India e Australia».

Il sogno americano Una cosa però è certa: le persone che decidono di andare in vacanza in questo periodo vogliono concentrare il viaggio nello spazio di pochi giorni. Non solo una questione di risparmio, ma anche di ottimizzazione della vacanza. «L'offerta del prodotto vacanza è sensibilmente diminuita negli ultimi anni, diventando molto più flessibile - spiega Juan Pablo Grando di Uvec viaggi -. Chi decide di spendere per un viaggio chiede qualcosa di nuovo e di divertente, per poter staccare la spina da una realtà che è diventata triste e deprimente. Ecco che allora si registra un ritorno dei villaggi vacanza, sinonimo di animazione e svago, ma sono in grande ascesa anche gli Stati Uniti, New York in particolare, molto più convenienti grazie al cambio favorevole euro/dollaro. In crescita anche il Sud America, l'Argentina in particolare, in virtù di una sorta di “effetto Bergoglio” che porta i turisti alla scoperta dei luoghi e degli itinerari di origine del nuovo Papa».

Wellness mania Oltre a essere più brevi, le vacanze in tempi di crisi devono giocoforza rispettare il budget prefissato: un tetto che si assesta mediamente sui mille euro a coppia e dove vengono privilegiati, se possibile, mezzi di trasporto più economici. «Si punta ancora molto sul last minute, anche se in realtà si potrebbe risparmiare di più prenotando in anticipo - racconta Alessandro Russiani, dell'agenzia viaggi Fratelli Cosulich -. Tra i giovani vanno molto città come Vienna, Budapest e Praga, facilmente raggiungibili anche in treno, mentre molte coppie scelgono i centri benessere della vicina Slovenia: si tratta di strutture moderne, molto servite ed economiche». Ma intanto cresce anche il fenomeno del viaggiare in gruppo e delle visite in giornata. Per Donatella Mihalich di Bagolandia viaggi «sono molte le persone che decidono di unire le forze e prenotare insieme per dividere le spese, all'insegna della personalizzazione della vacanza senza stress aggiuntivi». Secondo Rina Anna Rusconi de “La via degli Artisti viaggi” «aumenta anche la domanda di viaggi lampo di uno o due giorni, dove si punta sull'aspetto culturale ed enogastronomico».

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