Equitalia manda il conto al Comune di Grado
Un migliaio di euro non pagati tra tasse automobilistiche e una violazione del Codice della strada

GRADO. Il Comune di Grado si dimentica di pagare alcune tasse automobilistiche e una contravvenzione al Codice della strada, ma a ricordarglielo è Equitalia, che ha inviato la richiesta di pagamento per debiti insoluti.
Il Comune ha così disposto l’obbligatoria liquidazione di quanto dovuto, ma la parte relativa alla contravvenzione la deve pagare, anzi l’ha già pagata, il dirigente responsabile del settore automezzi.
Questo perché non si è riusciti a capire chi era l’autista che guidava il mezzo comunale al momento in cui è stata commessa dell’infrazione.
Il tutto emerge dalla recente determina adottata dal dirigente del servizio finanziario, Gianluca Venier.
La notizia mette chiaramente in luce il fatto che i dirigenti comunali, se sbagliano, devono pagare in solido. Avranno anche un buon contratto economico, ma in caso di errore devono sborsare di tasca propria. Ciò spiega peraltro il motivo di certe lungaggini burocratiche: i dirigenti comunali, infatti, devono essere sicuri di tutto altrimenti rischiano di rimetterci.
I fatti. Equitalia ha inviato al Comune un sollecito per il mancato pagamento di tasse automobilistiche relativo al 2006 e al 2007, e anche per una contravvenzione al Codice della strada che non era stata saldata.
La contravvenzione risale al 2009 e tra il debito, gli interessi di mora e i diritti di notifica si arriva a un totale di 118,03 euro.
Ammontare che è stato pagato di tasca propria dal dirigente responsabile del servizio, al quale compete la gestione dei mezzi per i quali non sono state pagate le relative tasse.
Gli altri due debiti, con sollecito di pagamento da parte di Equitalia, per un totale di 877,70 euro, spettano invece al Comune, che ha ovviamente deciso di liquidarli. Si tratta, come detto, del mancato pagamento di tasse automobilistiche risalenti al 2006 e al 2007.
Anche in questo caso il pagamento, come si legge nella determina, è stato deciso poiché non sono stati individuati comportamenti omissivi dei diretti dipendenti che avevano in carico la responsabilità dell’istruttoria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori