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Viveva in Francia il “cugino” del dinosauro Antonio

Trovati resti di Canardia garonnensis, l’ultima specie vissuta prima dell’estinzione La stazza ridotta lo accomuna all’esemplare ritrovato al Villaggio del Pescatore

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(ansa)

TRIESTE. Circa 68 milioni di anni fa l'Europa era un arcipelago in mezzo all'oceano chiamato Tetide. Sulla più grande delle sue isole, formata da parte della Spagna e della Francia odierne, si aggirava un dinosauro dal becco d'anatra lungo circa tre metri e mezzo: è la Canardia Garonnensis, una specie appena identificata che si sta guadagnando il soprannome di “ultimo dinosauro”. Alcuni resti di questo animale sono stati infatti rinvenuti nello strato immediatamente precedente alla catastrofe che ha portato all'estinzione dei dinosauri. Autore di questa scoperta, in collaborazione con un team di colleghi iberici, è Fabio Marco Dalla Vecchia, il paleontologo che si è occupato di studiare lo scheletro di Antonio, il dinosauro di Villaggio del Pescatore. Un rettile, Antonio, che pur avendo vissuto un paio di milioni d'anni prima su un'altra isola europea è un lontano cugino della Canardia.

Un mondo perduto

Dalla Vecchia collabora dall'85 con il Museo di storia naturale di Udine ed è ricercatore dell'Istituto catalano di Paleontologia. Racconta così a Il Piccolo com'è nata la scoperta della Canardia: «Siamo arrivati all'istituzione della nuova specie al termine delle ricerche che dal 2009 conduco, assieme all'Istituto catalano, sui lambeosaurini: un insieme di animali appartenente al medesimo gruppo dei dinosauri vegetariani di Villaggio del Pescatore». Fino a pochi anni fa si pensava che questo gruppo, caratterizzato dal becco d'anatra e da creste vuote sul cranio, fosse assente in Europa. Il team di Dalla Vecchia ha voluto provare il contrario: «Abbiamo studiato in blocco una serie di fossili ritrovati in Francia e Spagna per accertare se potessero invece provare la presenza dei lambeosaurini nell'arcipelago europeo». E a questo punto arriva la prima novità: «Abbiamo scoperto che erano più comuni di quanto pensassimo - dice Dalla Vecchia -, esattamente come avveniva in Asia nello stesso periodo. Ciò significa che l'area europea era collegata a quella asiatica e non a quella nordamericana, dove invece questi dinosauri erano scomparsi da tempo». I lambeosaurini rettili sono arrivati nell'area europea dall'Asia tra i 69 e i 68 milioni di anni fa, sostanzialmente negli ultimi tre milioni di anni dell'era dei dinosauri (che si concluse circa 66 milioni di anni fa).

La nuova specie

«Durante le nostre ricerche abbiamo realizzato che alcuni fossili, ritrovati nella Francia meridionale qualche anno prima, appartenevano a un nuovo tipo di dinosauro - ricorda il ricercatore -: l'abbiamo battezzato Canardia Garonnensis». La Canardia era un animale vegetariano che si spostava sia su due sia su quattro zampe, con arti posteriori molto robusti. Come tutti gli adrosauri (dinosauri dal becco d'anatra) aveva nelle fauci batterie costituite da migliaia di denti molto piccoli, ottimi per triturare i vegetali. «Gli adrosauri hanno avuto il maggior successo evolutivo negli ultimi venti milioni di anni dell'era dei dinosauri - dice Dalla Vecchia -. Canardia era piccola per gli standard dell'epoca, una caratteristica che forse si deve al nanismo insulare, il fenomeno per cui gli animali nativi delle isole sono spesso più piccoli degli omologhi continentali. L'altra possibilità è che i fossili in nostro possesso siano appartenuti a esemplari giovani: ma l'unico modo per capirlo è tagliare le ossa e non abbiamo voluto farlo».

Il "cugino" Antonio

La stazza ridotta accomuna Canardia al “parente” duinese, altro fossile di “piccole” dimensioni: «Antonio è un po’ più antico, risale a circa 70 milioni di anni fa, e abitava su un’isola molto più piccola di quella Ibero-armoricana, dove viveva la Canardia». Infine, Dalla Vecchia conferma la curiosità che contribuisce a rendere la Canardia così affascinante per il grande pubblico: «La cronologia è un aspetto interessante di questa nuova specie. In una località non lontana dal ritrovamento principale sono spuntate due ossa riconducibili alla Canardia, che stavano appena sotto il livello di iridio che marca l'estinzione dei dinosauri. La Canardia sembrerebbe quindi essere uno degli ultimi dinosauri a livello mondiale».

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