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Trieste, la Sissa al top nella ricerca in Italia

Il report dell’Agenzia nazionale di Valutazione per il periodo 2004-2010. Per la Scuola internazionale superiore di studi avanzati tre primi posti nelle sue aree di riferimento

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L’eccellenza della ricerca “made in Sissa” trova prestigiosa conferma, emergendo nel panorama nazionale forte di tre primi posti negli articolatissimi incroci numerici della Vqr. Acronimo che sta per Valutazione della Qualità della Ricerca italiana: uno studio approfondito con cui l’Anvur - Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ha classificato le produzioni di ricerca del periodo 2004-2010 di «95 università, 12 enti di ricerca vigilati dal Miur e 26 strutture (19 consorzi interuniversitari e 7 enti di ricerca) che si sono sottoposte volontariamente alla valutazione», viene sottolineato sul sito web dell’Agenzia. Realtà, questa, istituita su proposta del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con la legge 286 del 24 novembre 2006, e che vede Stefano Fantoni - ex direttore proprio della Sissa - nel ruolo di presidente.

A proposito della Scuola internazionale superiore di studi avanzati, come accennato, si è aggiudicata il primo posto assoluto nel settore riservato alle università per le scienze matematiche e informatiche grazie alla sua sezione di ricerca sulla matematica e per l’area delle scienze biologiche, con il suo ambito dedicato alle neuroscienze. Quanto infine alle scienze fisiche, la Sissa è prima fra i dipartimenti di medie dimensioni e sesta in assoluto. La Scuola diretta dal professor Guido Martinelli è stata protagonista dunque in tutte e tre le proprie aree di ricerca. Più in generale, la Vqr 2004-2010 ha abbracciato nel complesso 14 aree di ricerca scientifica identificate dal Cun - Comitato universitario nazionale, prevedendo tre categorie (piccola, media, grande) sulla base delle dimensioni dei dipartimenti delle singole università. «Di particolare rilevanza il risultato per la matematica con un coefficiente di 1,64 (un valore superiore a 1 indica un dato migliore della media nazionale) - si rileva in una nota ufficiale della Sissa - con un grande distacco dal secondo in graduatoria». Per ognuna delle aree, l’Anvur ha affidato le valutazioni a un gruppo di esperti. Il focus ha riguardato ricercatori (a tempo determinato e indeterminato), assistenti, professori di prima e seconda fascia e ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca. Sono stati analizzati articoli su riviste, libri e capitoli di libri, edizioni critiche, traduzioni e commenti scientifici, e ancora brevetti, composizioni, disegni, performance, software, banche dati. Questi sono stati “pesati” per rilevanza, originalità e innovazione, internazionalizzazione. A ciò sono stati sommati altri indicatori quali capacità delle strutture di attrarre risorse esterne, mobilità internazionale, alta formazione, fondi propri impiegati per progetti di ricerca, valorizzazione e trasferimento delle conoscenze (con ulteriori specifiche). «L’en plein della Sissa - osserva Guido Martinelli, direttore della Scuola con sede a Trieste - non è una sorpresa. È il risultato di anni di politiche di rigore nel reclutamento e di investimento oculato delle risorse in infrastrutture d’avanguardia per la ricerca. Un grazie va al direttore precedente, Stefano Fantoni, responsabile della Sissa per il periodo preso in esame». L’importanza della valutazione Anvur risiede soprattutto nel fatto che gli enti accademici e scientifici riceveranno un parte sostanziosa del finanziamento alla ricerca in quota proporzionale ai meriti emersi dalla Vqr.

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