«Lavori al tram di Opicina I soldi li abbiamo trovati»
Cosolini: reperiti in un ricalcolo di partecipazioni i 700mila euro che servono, entro poche settimane la programmazione dettagliata dell’intervento
di Gabriella Ziani
Lo sapeva, non poteva ancora dirlo (e infatti nemmeno adesso lo racconta per intero) e dunque non l’aveva comunicato nemmeno al suo assessore, che solo ieri ammetteva: «Nel bilancio comunale soldi per restaurare i binari del tram non ce ne sono, parleremo con la Regione, stiamo studiando varie ipotesi...». E invece no, di fronte alla nuova protesta degli abitanti di Scorcola e dintorni rimasti a piedi e in salita, senza alcuna prospettiva di mezzi pubblici, e di fronte alle “speranze” di Trieste Trasporti che ha confermato l’interesse pieno a mantenere attiva la storica linea per Opicina, turisticamente preziosa, il sindaco Roberto Cosolini ribalta le delusioni in speranze, anzi mette là una certezza finora rimasta segreta: «Ci sono le risorse. Entro poche settimane potrà esserci la programmazione dettagliata dei lavori».
I soldi che servono, e sono oltre 700 mila euro, sono stati trovati non da qualche parte, ma in un ricalcolo di partecipazioni che sarà reso noto non appena ufficializzato nelle sedi naturali. «E non appena avremo la somma, la metteremo interamente e subito nel restauro del tram - assicura il sindaco -, siamo consapevoli del disagio che molti cittadini, in particolare quelli che risiedono nella zona del colle di Scorcola, subiscono per la mancanza dello storico tram, inoltre siamo altrettanto coscienti che si sta sentendo la mancanza di un’importante attrazione turistica della città. I cittadini - prosegue Cosolini - devono sapere che il cosiddetto “patto di stabilità” ci ha messo in una condizione drammatica per quanto riguarda i lavori pubblici, situazione dalla quale speriamo che il governo e la Regione ci facciano uscire, perché i limiti posti a un Comune sano come quello di Trieste sono assurdi. Ribadito tutto ciò, ed è giusto - aggiunge il sindaco - che l’opinione pubblica ne sia del tutto informata, confermo che stiamo individuando le risorse, quindi entro poche settimane potrà esserci la programmazione dettagliata dei lavori».
Lo stallo (l’ultimo della lunga serie che da anni insegue con “malori” e incidenti di vario genere la centenaria linea) dura adesso dallo scorso settembre, e ai restauri del tratto di funicolare si è aggiunta in corso d’opera la scoperta che ampi tratti di binario sono da sostituire. Il Comune cui spetta il compito non solo quei soldi non li aveva preventivati, ma poi s’è trovato bloccato appunto dal “patto di stabilità” per cui gli investimenti sono proibiti anche avendo i soldi in cassa, e dalla impossibilità di approvare il bilancio di previsione 2013, per cui la macchina funziona a “dodicesimi”: mese per mese si può spendere solo l’equivalente di quanto era stato speso l’anno prima. L’ingessatura totale. Da qui i timori diffusi che il “coma” del tram fosse anche l’annuncio del suo ultimo respiro.
Problema che in Consiglio provinciale ha sottoposto alla Giunta il consigliere Pdl Claudio Grizon, seccato per il fatto che la presidente Maria Teresa Bassa Poropat gli abbia risposto che il problema non è di sua competenza. «Ma il tram è d’interesse per il turismo» ha risposto Grizon critico, annunciando un’interrogazione.
Ora c’è qualcosa da aspettare, almeno: l’annuncio ufficiale dello stanziamento, la quantità di denaro disponibile, i tempi per progetto e gara, e sperabilmente per l’inizio dei lavori. L’estate, però, passerà tutta senza corse di tram.
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