Trieste, celebrato il 161.o anniversario della fondazione della Polizia
Cerimonia sobria in questura. Premiati agenti che si sono particolarmente distinti con il loro operato e cittadini che hanno collaborato assieme alle forze dell’ordine

Cerimonia sobria, raccolta, alla presenza dei soli poliziotti e dei loro familiari, estremamente toccante e per nulla retorica. Questo il connotato della celebrazione del 161.o anniversario della fondazione della Polizia svoltasi nell’atrio monumentale della Questura di Trieste, apertasi nella mattinata di sabato 18 maggio nel ricordo dei caduti con la deposizione di una corona nel famedio, presenti il prefetto Francesca Adelaide Garufi e il questore Giuseppe Padulano (nella foto) con il cappellano provinciale della Polizia di Stato don Paolo Rakic a officiare un breve rito. Un’ora dopo la lettura dei messaggi ufficiali, il discorso del questore e la consegna di riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di servizio e ad alcuni cittadini che con profondo senso civico hanno collaborato con gli operatori segnalando tempestivamente episodi che hanno permesso di arrestare gli autori di importanti reati. Questa è la sicurezza partecipata. Riconoscimenti per l’ispettore Capo Flavio Soldatich, il sovrintendente Alessandro Monte, gli assistenti capo Paolo Manueli, Alessandro Linussi, Stefano Mansutti, Enzo Bove, Alessandro Zucchiatti e l’assistente Mauro Vendramini.
Nel suo discorso il questore ha sottolineato la diminuzione della commissione dei reati in provincia in un anno (4209 delitti rispetto ai 4687 dell’anno precedente), tendenza che la ha portata «ad essere considerata una delle più vivibili in Italia, anche in considerazione dell’alto standard di sicurezza raggiunto per merito di tutte le forze dell’ordine e delle istituzioni».
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