Nel Canale di Ponterosso recuperata 1 tonnellata e mezza di rifiuti
I sub in azione sui fondali del canale: recuperati cerchioni, segnali stradali, sedie, tubi, cassette, un carrello della spesa e un passeggino

Una tonnellata e mezza di rifiuti, che si erano ammassati nel giro di un solo anno, è stata ripescata da una ventina di sub che si è immersa nei fondali del Canale Ponterosso, a Trieste. L’occasione è stata la giornata «Pulire il mare» nell’ambito della manifestazione ’Mare Nordest’. L’intervento è stato monitorato dal «Rov», un robot specializzato in riprese subacquee messo a disposizione dall’Area Marina protetta di Miramare affiliata al Wwf. Fra gli oggetti ritrovati anche cerchioni, segnali stradali, sedie, tubi, cassette, un carrello della spesa e un passeggino, lasciato però sul fondo perchè ormai “abitato” da specie marine. Nella prima giornata di Mare Nordest è stato inoltre presentato, in prima europea, il progetto pilota «Sharksafe Barrier», evoluzione degli studi sulle barriere Kelp antisquali realizzato dalla Massachusetts University. Domenica 14 aprile, assieme a una testimonianza di Patrizia Maiorca, nota subacquea e figlia del mitico Enzo, si terrà un collegamento via Skype con i palombari impegnati nelle operazioni di messa in salvataggio della Costa Concordia incagliata al largo dell’isola del Giglio, tre sommozzatori triestini, Alessandro Damico, Pierpaolo Vergerio e Paolo Monfreda, e due gradesi, Yuri Bean e Giorgio Marchionne, in diretta dalla «Micoperi 30», la piattaforma da 120 metri agganciata alla nave.
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