Galluccio: «M5S al fianco delle piccole imprese»
Il “grillino” candidato governatore: turismo sì, ma i grandi eventi non servono. Inutili i centri commerciali

Cancellare un modello di sviluppo economico che fino a oggi si è dimostrato fallimentare per ripartire, con un cambio di mentalità deciso, proprio dalle piccole realtà imprenditoriali del territorio, dal commercio all’artigianato: una svolta a chilometro zero. Si è sviluppato intorno a questo ragionamento l’intervento di Saverio Galluccio, candidato alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle, nell’incontro con i vertici della Confcommercio provinciale guidata da Antonio Paoletti.
Sul piatto le richieste e le esigenze degli operatori delle categorie economiche del settore, dallo snellimento della macchina burocratica agli interventi regionali a supporto delle imprese, dal tema del turismo alle normative commerciali, passando per la programmazione europea e le infrastrutture.
«La classe politica ha commesso un grosso errore, quello dello scollamento con il tessuto sociale, favorendo gli interessi di pochi a scapito del benessere del cittadino - ha esordito Galluccio -. Noi siamo al fianco delle piccole realtà che sono la spina dorsale del sistema economico e che sono state messe in ginocchio da una burocrazia esasperata. Bisogna velocizzare le scelte, ma soprattutto si tratta di coinvolgere i cittadini nella gestione della cosa pubblica. Se ogni artigiano riuscisse ad assumere un dipendente, avremmo fatto un importante passo in avanti per uscire dalla crisi».
Galluccio, che di mestiere fa l’agente di commercio, ha parlato del «buon esempio che deve partire dalla classe dirigente: un approccio normale alla politica per arrivare a un forte cambiamento della politica». L’esponente del M5S ha poi toccato il tema del turismo - «È il volano più importante, ma serve valorizzare le specificità del territorio, piuttosto che puntare sui grandi eventi che sono poco sostenibili e la cui ricaduta crolla immediatamente» - e su quello della grande distribuzione: «È inutile creare centri commerciali se poi la gente non ha i soldi per fare acquisti: così si affossano soltanto i piccoli centri cittadini». Per ultime le grandi questioni come fondi europei e infrastrutture, terza corsia dell’A4 in particolare. «Ha poco senso avere accesso ai finanziamenti comunitari se poi la lentezza della burocrazia regionale non consente alle imprese di beneficiarne concretamente - ha chiosato Galluccio -. per quanto riguarda la terza corsia, non raccontiamoci frottole: si tratta di una ricchezza che transiterà soltanto, ma non si fermerà sul nostro territorio. Con quei soldi si potrebbero creare molti posti di lavoro nell’edilizia o nell’agricoltura».
Pierpaolo Pitich
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