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Ossario di Oslavia, fra due mesi i lavori

Addio infilitrazioni, la Provincia procederà con la sostituzione della copertura. Poi entrerà in azione Onorcaduti con 500mila euro. L’obiettivo è di riuscire a riaprire la struttura entro l’anno

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Gli annunci a vuoto sono terminati. Si passa alla concretezza. Entro due mesi inizieranno gli attesissimi lavori al sacrario di Oslavia. A fare da battistrada sarà la Provincia che con 50mila euro metterà a posto la volta ridotta a una groviera e “fonte” di continue e dannose infiltrazioni. «Con il nostro intervento - spiega il funzionario della Provincia, Flavio Gabrielcig - saneremo il problema dei buchi e degli squarci sulla copertura. Verrà completamente sostituita la lastra di plexiglass. Siamo a buon punto. Grossomodo entro sessanta giorni l’intervento prenderà il via».

Entrando nel merito tecnico del progetto, i 50mila euro della Provincia sono stati stanziati per un «intervento di manutenzione straordinaria, previa autorizzazione ministeriale, per contenere le infiltrazioni d’acqua dalla copertura del Sacrario, al fine di poter evitare ulteriori e più rilevanti danni alla struttura stessa». Dunque, finalmente qualcosa si è mosso.

E ad entrare più specificatamente nei contenuti della delibera è il presidente Enrico Gherghetta. Annuncia che l’ente ha fatto questo passo perché «non si poteva più attendere oltre. Avevamo a disposizione questa somma da parecchio tempo: abbiamo atteso che altri enti facessero la loro parte ma dopo sei mesi abbiamo deciso di fare la nostra parte». Aggiunge il presidente della Provincia : «Abbiamo chiesto a Onorcaduti di poter intervenire direttamente e abbiamo ottenuto il nullaosta. Penso che siamo l'unico ente in Italia ad aver ottenuto una simile autorizzazione. Sostituiremo integralmente la copertura in plexiglass, in maniera tale che non piova più all'interno. È il minimo che possiamo fare».

Come detto, la Provincia farà da battistrada perché è già pronto un finanziamento ben più pingue (mezzo milione di euro) messo a disposizione da Onorcaduti per il tramite del ministero della Difesa. L’intenzione è di riuscire aprire il Sacrario integralmente entro l’anno. «È inimmaginabile aprire le commemorazioni per la Grande Guerra con un momnumento di questa importanza a mezzo servizio», dichiara il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo. I 500mila euro serviranno a rimettere in sesto le mura perimetrali dell’imponente struttura dove riposano 60mila soldati. Il sacrario fu costruito nel 1938 su progetto di Ghino Venturi e presenta un imponente corpo centrale di forma cilindrica in pietra bianca sulla sommità di una scalinata e tre torri minori laterali. L' ossario custodisce le spoglie di 57.741 soldati, di cui circa 36mila ignoti, morti nelle battaglie di Gorizia. I militi sono per la stragrande maggioranza italiani, ma vi sono sepolti anche 540 soldati austriaci. Tra i caduti italiani che vi trovano sepoltura ci sono anche 13 medaglie d'oro, tra cui il generale Achille Papa, ucciso alla Bainsizza e sepolto al centro della cripta. Proprio la Cripta dei Generali è quella che più di tutte viene colpita in occasione delle pioggie. Si trova ai piedi di quel corpo centrale dove la copertura in plexiglass è stata divelta nel 2010 e a ogni acquazzone si allaga.

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