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Fuga in massa da Trieste. Per trovare un lavoro

Sui 3025 triestini in fuga nel 2012, 678 sono giovani laureati in cerca di un futuro. Molti scelgono di trasferirsi all'estero: "Qui non ci sono più opportunità". Notevole il numero di chi si sposta in Slovenia dove "le case costano meno"

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Fra i 3025 triestini che nel 2012 hanno scelto di andarsene, almeno uno su quattro è emigrato all'estero. Tra le mète preferite non solo i Paesi vicini come la Slovenia e la Croazia: ci sono anche gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. L’identikit non è difficile da tracciare: giovani, neolaureti, alla frenetica ricerca di un lavoro. Con qualche eccezione. Così raccontano i dati dell'anagrafe di Trieste.

Spulciando le mete una per una, la tendenza a migrare all'estero è emersa con tutta la sua forza: sono 678 i triestini che l'anno scorso hanno lasciato l'Italia per un paese estero. In 229 hanno varcato il vecchio "confine" diventando residenti in Slovenia (156) e in Croazia (73). Ma fatte queste due eccezioni vicine, al terzo posto troviamo la Gran Bretagna. L'ondata migratoria appare dunque un fenomeno slegato dalle origini "balcaniche" di qualche concittadino: basti pensare che la Serbia risulta ferma al 6° posto con 28 ex triestini.

Prima vengono altri Paesi: il Regno Unito con 50 “partenze”, poi la Germania (39) e perfino gli Stati Uniti (36). Dal settimo posto in poi, seguono Svizzera (27), Austria (23), Francia (22) e Spagna (21). L'ondata migratoria appare ancora più significativa se incrociata ai dati della Sissa: il 38% degli ex allievi ha lasciato l'Italia per altri Paesi europei nel 25% dei casi, per gli Usa nel 13%.

Non che il fenomeno possa essere ricondotto nella sua interezza alla fuga dei “cervelli”, ma resta legittimo chiedersi perchè gli italiani facciano biglietti di sola andata. Secondo il direttore della Sissa, Guido Martinelli e il Rettore dell'Università di Trieste, Francesco Peroni e il sindaco Roberto Cosolini, l'ostacolo numero uno resta la mancanza di risorse e di lavoro.

La continuazione di questo articolo e gli altri scritti dell'inchiesta sul giornale in edicola oggi, venerdì 15 febbraio.

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