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Cerimonie, mostre e libri per il Giorno del Ricordo

Le celebrazioni domenica mattina alle 10 avranno il loro culmine con l’omaggio al monumento nazionale della foiba di Basovizza

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Superare le antiche ferite e trasmettere la memoria di quanto accaduto alle giovani generazioni. Si fondano su questi presupposti le celebrazioni per il Giorno del Ricordo, che culmineranno nella solenne cerimonia al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza, che si terrà domenica 10 febbraio con inizio alle ore 10. Il programma, messo a punto da Comune e Provincia di Trieste, dal Comitato per i Martiri delle Foibe e dalle diverse Associazioni e realtà legate al mondo degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, si aprirà con l’ingresso dei Gonfaloni e l’Alzabandiera, cui seguirà la celebrazione della Santa Messa, la “Preghiera per gli Infoibati” e gli interventi delle autorità.

Sul posto sarà presente un picchetto degli allievi dell’Accademia Militare della Nunziatella di Napoli, in divisa storica. Previsto anche un servizio pullman che partirà alle 9 e 20 da piazza Oberdan. Il Giorno del Ricordo è una ricorrenza istituita ufficialmente dal Parlamento Italiano con la legge numero 92 del 30 marzo del 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra.

«Più passa il tempo, più aumenta il bisogno di trasmettere questa memoria alle giovani generazioni - ha dichiarato Fabiana Martini, vicesindaco di Trieste, nel corso della presentazione ufficiale delle manifestazioni -. Si tratta di una tragedia che rischiava di essere confinata in questo territorio e, come istituzioni, crediamo di aver interpretato al meglio lo spirito di una legge che ha avuto il merito di abbattere ogni congiura del silenzio su questa vicenda». Concetti ripresi anche dalla presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat che, nel presentare il nuovo depliant creato per far conoscere il significato del Monumento alla Memoria dell’Esodo realizzato nel 2010 nella zona delle Noghere, ha precisato che «Si tratta di un monito per noi stessi e per le nuove generazioni, per conoscere e saper interpretare in modo corretto queste tragiche vicende al fine di costruire un futuro di serenità e di pace». Paolo Sardos Albertini, presidente del Comitato per i Martiri delle Foibe, ha voluto rimarcare «Il forte impegno profuso anche prima dell’istituzione della legge del 2004, in tempi in cui non era facile farlo». A presentare il folto calendario delle iniziative legate al Giorno del Ricordo, iniziate il 4 febbraio e che si concluderanno il 2 marzo e che prevedono una serie di conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri, mostre, premi, sono intervenuti i presidenti Renzo de Vidovich, del Libero Comune di Zara in Esilio, Fabio Ortolani, della sezione triestina “Guido Corsi” dell’Associazione Nazionale Alpini, Lorenzo Rovis, dell’Associazione Comunità Istriane, Renzo Codarin, dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, Dario Locchi, dell’Associazione Giuliani nel Mondo, Massimiliano Lacota, dell’Unione degli Istriani, nonché i direttori dell’Istituto Regionale Movimento di Liberazione Sergio Zucca e dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano Fiumano Dalmata Piero Delbello.

Pierpaolo Pitich

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