Park a un euro al giorno per chi abita in centro a Trieste
Col ticket i residenti potranno posteggiare nei 1200 stalli a pagamento nei borghi Teresiano e Giuseppino

Un euro al giorno, 30 al mese, 365 all’anno. Con questo ticket di nuova istituzione i residenti del centro storico, con casa nei borghi Teresiano e Giuseppino, ora ristretti dalle Zone a traffico limitato (Ztl), potranno conquistarsi il diritto di parcheggiare liberamente nei 1200 stalli a pagamento che il nuovo Piano del traffico istituirà nella zona.
Non è detto che le 2500 famiglie (che non corrispondono al numero di veicoli, certamente superiore) abbiano così il posto assicurato, ma la probabilità di trovare uno stallo libero passa «dalle attuali proporzioni di 1 su 6 alle più favorevoli di 1 su 2». Così ha calcolato il Comune dopo aver fatto le simulazioni. Ed è proprio questa la novità più importante deliberata dalla Giunta nell’ambito dell’approvazione del Rapporto ambientale, uno dei passaggi di legge cui è sottoposto il Piano del traffico per le procedure relative alla Valutazione ambientale strategica (Vas). Da qui in avanti si corre verso l’ultimo e definitivo turno di approvazione del documento, quello del Consiglio comunale (previo parere delle circoscrizioni), che è previsto a dicembre con voto finale sperabilmente a gennaio.
Circa metà delle 900 osservazioni al documento presentate dai triestini, più quelle inviate da Provincia e Arpa, sono state recepite dal Comune in questa fase. Correggendo il Piano là dove ha accolto le critiche, la Giunta ha anche preso atto dello sgradimento per la precedente soluzione di parcheggio in centro storico: 4 ore di sosta gratuita nelle fasce mattutine e serali coincidenti con l’andata e ritorno dal lavoro e 60 centesimi all’ora nelle restanti porzioni della giornata anziché il prezzo pieno.
Non è l’unico cambiamento in corso d’opera. Lo ha spiegato ieri l’assessore alla Pianificazione Elena Marchigiani, con qualche punta polemica nei confronti delle raccolte di firme che serpeggiano in città «e che non dicono il vero». Anche dettagli non secondari di viabilità hanno subìto ritocchi. In via Fabio Severo è stato fortemente ridotto il tratto di doppio senso. Viene eliminato tra via XXIV Maggio (il pezzetto di strada tra Museo del Risorgimento e Rai) e via Papiniano (laterale che conduce su via Coroneo e prosegue in via Carpison). Motivo: semplificazione del nodo via Coroneo-via Fabio Severo. Cambiamento, poi, all’incrocio via Milano-via Carducci: chi arriva da via Milano potrà svoltare a destra per raggiungere piazza Goldoni. In piazza Vico, infine, resta la possibilità anche per le automobili private di attraversare entrambe le gallerie in direzione piazza Goldoni.
«Cambiare il sistema di parcheggio agevolato per i residenti con una tariffa forfettaria - ha assicurato Marchigiani - sarà a costo zero per Amt. Il Comune non ci guadagna, ma nessuno perde. È una soluzione che ci è consentita dal Codice della strada, dove è previsto che tutti i parcheggi nei centri storici possano essere a pagamento». Luca Bressan, presidente Pd della quarta circoscrizione, forse presentendo l’eco di nuove inevitabili discussioni, ieri alla conferenza stampa è andato in appoggio: «Trovare la media perfetta è impossibile, gli interessi dei singoli vanno conciliati con l’interesse generale. Se si insegue il consenso politico di piccoli gruppi, finisce com’è finito il Piano del traffico di Dipiazza, e cioé nel nulla».
Altrettanta mediazione per San Giacomo. Da 110 posti a pagamento a 60. «I residenti reclamano parcheggio libero - ha osservato Marchigiani - e i commercianti garanzia di “turn over” per i clienti, tutti hanno diritto che si tenga conto delle rispettive esigenze». Allegata, una constatazione: «Cambiare fa sempre un po’ male, poi si impara a convivere col nuovo, e questo è un cambiamento culturale». Al quale Marchigiani iscrive le novità del Piano del traffico: più piste ciclabili, più vie pedonalizzate, più corsie preferenziali per gli autobus.
E come, se approvate, le modifiche di viabilità diventeranno attive? A stralci, a pezzi, concordando con Provincia, Trieste trasporti e circoscrizioni. Ma (ultima novità) non “per quartieri”, bensì “per tema”. Marchigiani: «Ogni successiva modifica interesserà sempre tutta la città, senza privilegiare un rione rispetto all’altro».
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