Terza corsia, arriva un miliardo e mezzo
Cassa depositi e prestiti approva il finanziamento. Riccardi: «Si va avanti nonostante i gufi». Il Pd: «Merito anche nostro»

TRIESTE. «Nonostante i gufi - gongola al telefono Riccardo Riccardi - andiamo avanti». Da Roma l’assessore alle Infrastutture non perde l’occasione, ghiotta, per togliersi il classico sassolino dalla scarpa. Che, trattandosi di terza corsia, è quanto mai fastidioso. Dalla capitale arriva la notizia più attesa che va a incastonare un tassello decisivo alla complicata partita per l’opera. E, insieme, alla legislatura del presidente uscente Renzo Tondo. L’assessore è soddisfatto: il cda di Cassa depositi e prestiti ieri ha approvato il finanziamento in project financing in favore di Autovie. L’organismo si assume un rischio non superiore a 1,575 miliardi. Si tratta di un finanziamento con durata fino a 24 anni per un totale di 1,375 miliardi. Nel dettaglio la somma è così ripartita: 275 milioni di euro tramite banche, con possibilità di ulteriori 325 su fondi Bei, mentre Autovie beneficerà di una linea a breve termine da 150 milioni. Con questa operazione la Cassa mette una seria ipoteca alla realizzazione della terza corsia. Parte dello stanziamento sarà inoltre indirizzato all’adeguamento del raccordo Villesse-Gorizia. Il via libera suggella, peraltro, la validità del progetto. Altro punticino per Tondo e Riccardi. Anche perché le notizie dall’autostrada confermano l’urgenza dell’intervento: due incidenti, tra cui uno scontro tra tir, ieri hanno causato una coda di 10 km tra Latisana e San Giorgio. Le questioni, insomma, non sono solo sulla carta. . «Il progetto - afferma ancora la Cassa - rappresenta un’eccellenza nell’ambito delle infrastrutture presenti sul mercato domestico, in considerazione sia delle caratteristiche geografiche, sia dell’ottimo track record per i volumi di traffico consolidati». Tutto liscio? La giunta esulta, mentre l’opposizione rivendica un ruolo nella partita. Ma per Riccardi e la collega Sandra Savino, assessore alle Finanze, è una giornata da incorniciare. «Ci affidiamo al giudizio della Cdp - è il commento a caldo - aggiungendo soltanto che l'esito della decisione s'illustra da sé. Raggiungiamo un risultato straordinario al termine di una fase complessa, piena di ostacoli e nella quale si sono inserite variabili imprevedibili. Crediamo che questa sia la miglior risposta a tutte le critiche che volevano mettere in discussione la realizzazione di un'opera vitale per la nostra Regione». Il coordinatore del Pdl Isidoro Gottardo concorda: «Sono decisioni che premiano la caparbietà dell’impegno della Regione». Ma all’opposizione non passa inosservata la frecciata di Riccardi e Savino. Il parlamentare del Pd Ettore Rosato ribatte che «quelle dei due assessori sono accuse strampalate perché tutto il partito ha lavorato con responsabilità». Dai democratici si muove anche il consigliere regionale Mauro Travanut che, in un’interrogazione, chiede di far chiarezza sull’affidamento di un incarico a Ruggero Pinto, funzionario dell’Anas. Pinto è stato nominato anche componente della commissione di collaudo tecnico-amministrativo dei lavori per il tratto Quarto d’Altino-San Donà di Piave. Si è conclusa con una transazione sulla data di scadenza, invece, la vicenda che ha visto contrapposta la concessionaria autostradale Autovie Venete e i gestori delle 16 aree di servizio. «La società - scrive il presidente di Autovie Emilio Terpin - considerando ormai superati i bandi di gara pubblicati nel 2010, sia per il tempo trascorso sia per le mutate condizioni del mercato e l’alto numero dei ricorsi presentati, ha scelto la via della transazione, proponendo la proroga della concessione fino al 31 dicembre 2013. Proposta - sottolinea - che è stata accolta». Il fronte del traffico, infine, conferma le previsioni di questi giorni: questo sarà un fine settimana da esodo estivo.
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