Una battaglia politica con obiettivi nebulosi
Ottanta delegati eletti per l’attuale gruppo dirigente della Coop. Venti per l’opposizione di cui sono leader Adeo Cernuta e Stefano Alunni Barbarossa. Livio Marchetti, Augusto Seghene, Franco Bosio...

Ottanta delegati eletti per l’attuale gruppo dirigente della Coop. Venti per l’opposizione di cui sono leader Adeo Cernuta e Stefano Alunni Barbarossa. Livio Marchetti, Augusto Seghene, Franco Bosio sono usciti vincitori dalle assemblee locali delle Coop e con la maggioranza che hanno conquistato in questa settimana, è certa l’approvazione dei bilanci nell’assemblea generale.
Questo emerge dalla prima lettura di quanto è accaduto negli scorsi giorni. Va però sottolineato che per la prima volta un gruppo di soci che non si riconosce nelle scelte del vertice, è riuscito a far eleggere tanti suoi rappresentanti. In sintesi si è spezzato il “monolite” della lista unica da cui anche attraverso il voto per corrispondenza, emergeranno a settembre i 19 consiglieri di amministrazione. A ciascuno viene garantito mensilmente un “gettone” di circa 450 euro.
C’è da chiedersi perché il gruppo di Adeo Cernuta e Stefano Alunni Barbarossa finora non sia uscito totalmente allo scoperto, spiegando cosa intende fare per il futuro delle Coop e delle 700 persone che vi lavorano. Per portare al voto più soci sarebbe stato utile presentare un programma, schierando sotto i riflettori anche un nuovo gruppo dirigente, alternativo all’attuale. Nomi, cognomi, curricula professionali. Questo non è accaduto e molti hanno avuto la sensazione che sullo sfondo delle contrapposizioni, non vi sia il destino economico di una delle maggiori società che operano a Trieste e in regione, ma una sostanziale corsa a sedie e poltrone. Certo, mai come quest’anno la partecipazione alle assemblee è stata massiccia, quasi da Anni Cinquanta. Ma chi sta a fianco del nuovo gruppo? I nomi corrono. Si sussurra di Carmelo Calandruccio, di Giuseppe Pangher, Sergio Tripani, Ladi Minin. Altri giurano di Franco Bandelli. Ma lui non vuole confermare, nè smentire «Non voglio alimentare polemiche, posso dire che vi è gente del nostro gruppo e tanti ex Dc incazzati neri con quanto è accaduto negli ultimi anni e sta accadendo».
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