A scuola ripartono le assunzioni dei prof
Il ministero concede 60 posti in più al Friuli Venezia Giulia: ne sono stati tagliati 1.278 con la riforma Gelmini. Beltrame: «Spiraglio per i precari»

TRIESTE. Nuove speranze per i precari della scuola: dopo tre anni di tagli micidiali agli organici, in Fvg si torna ad assumere. Per il prossimo anno scolastico, infatti, il Miur ha assegnato alla nostra regione 60 posti in più. Pochi rispetto ai numeri complessivi del sistema scuola, ma pur sempre un segnale positivo dopo le sforbiciate della Riforma Gelmini, che hanno bruciato, nel solo Fvg, ben 1.278 posti da insegnante in tre anni (e 518 Ata). A fornire una panoramica degli organici è stato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, ieri a Udine, illustrando la prima relazione elaborata dell’Ufficio scolastico Fvg in occasione della Giornata della trasparenza del Ministero dell’istruzione. Una sorta di “bilancio sociale” della scuola nostrana, che elenca i tanti numeri dell’universo scolastico Fvg.
La riforma Gelmini La contestatissima legge 133 del 2008 aveva precisi obiettivi: ridurre complessivamente gli organici del 17% nel triennio 2009-2011. Nello specifico, a livello nazionale, tagliare 87.400 posti di organico docente e 44.500 posti di personale Ata. «Nella ripartizione delle riduzioni di organico, il Fvg è stato trattato meglio delle altre regioni - commenta Daniela Beltrame - perché ha ottenuto la riduzione annuale del 3%, mentre ad altre regioni è stato imposto un taglio più pesante, anche fino al 5,3%. L’Ufficio scolastico regionale ha ottenuto deroghe per un totale di 130 posti, che rappresenta la massima riduzione possibile dei tagli. Per il primo anno di applicazione del piano programmatico la riduzione effettiva (stiamo parlando ovviamente solo di scuole statali, ndr) è stata di 621 posti anziché 641, per il secondo anno di 362 posti anziché 397, per il terzo anno di 295 anziché 364. Gli effetti della riduzione sono stati poi attenuati dal pensionamento di 1.495 insegnanti: 663 nel 2010, 352 nel 2011 e 480 nel 2012».
Le cattedre tagliate Al di là delle deroghe, però, resta il fatto che in Fvg, nell’ultimo triennio, sono state tagliate 1.278 cattedre. Una sforbiciata che è arrivata quando, dall’altra parte, aumentava il numero degli studenti. Questi ultimi, infatti, sono passati da 139.750 nell'anno scolastico 2008-2009 agli attuali 143.093. Mentre il numero degli iscritti è aumentato, quello dei docenti è quindi diminuito: i posti in organico erano 13.715 nel 2008-2009, mentre attualmente sono 12.437. Il risultato è evidente: cresce il numero medio di alunni per classe. Nel 2008, prima dell’inizio dei tagli, in Fvg c’era mediamente un insegnante ogni 10,2 studenti, mentre adesso ce n’è uno ogni 11,5. Il rapporto alunni-posti è aumentato dell’1,3%.
Si torna ad assumere Per il prossimo anno scolastico il Miur ha concesso un aumento dell’organico del personale docente del Fvg di 60 posti rispetto a quello dell’anno in corso, assegnando 54 nuovi posti alle scuole italiane e 6 alle scuole in lingua slovena. «Il numero non copre tutte le esigenze, ma rappresenta comunque, dopo anni di tagli, un segnale molto positivo per la nostra regione - spiega ancora Daniela Beltrame -. Solamente a luglio, quando il Governo firmerà il decreto di autorizzazione alle nomine, sapremo quanti di questi 60 posti saranno di ruolo, cioè a tempo indeterminato, e quanti a termine, ma certo i vantaggi saranno sicuramente due. Primo: più opportunità di lavoro per i precari iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Secondo: verranno aperte nuove classi, lì dove il numero di allievi era particolarmente alto. Il Fvg - conclude - avrà questi 60 posti in più anche nell’anno scolastico 2013-2014: la regione è stata “premiata” perché virtuosa. In altre, invece, i tagli continueranno anche il prossimo anno, in base alla cosiddetta “spending review”, che punta a riequilibrare gli organici a livello nazionale. Ci sono infatti regioni che non si sono ancora adeguate agli obiettivi imposti nel triennio precedente».
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