Dalle acque del canale spunta un intero salotto
Ponterosso: i sub hanno recuperato quintali di materiale, da segnali stradali a vecchi arredi

Come qualcuno possa gettare impunemente nel canale di Ponterosso mobili e altri elementi d’arredamento resta un mistero. Sta di fatto che i volontari impegnati domenica scorsa nella pulizia della parte del canale più vicina alla chiesa di San’Antonio, con i mobili recuperati sono riusciti a allestire in piazza un vero e proprio “salotto”. Sul tavolo estratto dal canale, colonizzato da cozze e altri mitili, i volontari hanno poi collocato un omaggio floreale, piccolo tocco d’ironia per una situazione di degrado che fa riflettere. La pulizia è stata promossa dal “Sub Sea Club Trieste” assieme all’associazione Economist settore nautico, con la collaborazione del gruppo locale di Greenpeace e del Corpo dei pompieri volontari triestini.
L’operazione ecologica rientra nel novero delle migliaia effettuate nel resto del Paese e del mondo per celebrare la Giornata mondiale della Terra - Earth Day 2012. «Sono diversi anni che partecipiamo a questa iniziativa – afferma il presidente del Sub Sea Trieste e coordinatore di Greenpeace locale Francesco Tominich – un appuntamento “verde” che intende dare risalto alle azioni organizzate e realizzate in prima persona dalle persone al di la del contributo di enti e istituzioni. Anche quest’anno il risultato è stato ottimo. Oltre a quanto raccolto – spiega Tominich – siamo riusciti a sensibilizzare tanti cittadini e turisti, incuriositi dal nostro lavoro. Molti ci hanno ringraziato, sottolineando l’importanza di ridare decoro e dignità a una delle aree monumentali più belle e importanti del centro».
Suppergiù una decina i sommozzatori impegnati nel recupero dei rifiuti e delle immondizie abbandonate sul fondo del canale. Sotto l’occhio curiosi di tanti passanti, si sono immersi nelle acque tutt’altro che invitanti riportando in superficie di tutto e di più: mobilio, vecchie batterie d’auto, segnaletiche divelte dalla bora, cianfrusaglie, plastica, telefonini e tanto altro ancora. Per riuscire a portare a galla gli ingombranti più pesanti – tra cui alcuni relitti di imbarcazioni, pezzi di motore, strutture in cemento – i sommozzatori hanno dovuto utilizzare dei palloni di sollevamento. I rifiuti, stimati in diversi quintali, sono stati ammassati in un container poi portato in una depositeria cittadina.
«Tanti i materiali recuperati – annuisce il presidente del Sub Sea Club – ma altrettanti quelli che giacciono ancora sul fondo del canale. Per recuperarli ci vuol ben altro che una azione dimostrativa come la nostra». Comunque sia, grazie al lavoro dei volontari, il Circolo Marina Mercantile, nel prossimo weekend, potrà organizzare al meglio proprio nelle acque del canale il torneo internazionale di “Canoa Polo” con squadre provenienti da Austria e Boemia.
Maurizio Lozei
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