In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Trieste, nuovo ponte sul canale Lavori al via tra un mese

La passerella sarà realizzata altrove e poi posata tutta intera grazie a una gru Dapretto: perplessità per l’impatto estetico, ma si valorizzerà il Borgo Teresiano

2 minuti di lettura

Entro la fine di aprile o al massimo nei primi giorni di maggio. Il discusso ponte è pronto a “posarsi” lungo le due sponde del canale di Ponterosso, andando a unire lungo un unico asse pedonale via Trento e via Cassa di risparmio.

È infatti imminente l’avvio dei lavori. Lo conferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Dapretto: «Siamo alla firma del contratto definitivo con l’impresa che si è aggiudicata l’appalto (il consorzio guidato dalla capofila Officine Bertazzon Spa di Vidor, in provincia di Treviso, e composto anche dall’affiliata friulana Cgs Spa di Tavagnacco, ndr). Entro 45 giorni consecutivi dalla firma, sarà dato il via al cantiere. Credo che nel giro di un mese, si partirà». Peraltro l’intervento, «che avviene - prosegue Dapretto - contestualmente con la riqualificazione di via Trento, cui seguirà quella di piazza Ponterosso (in autunno, ndr)», si svilupperà con modalità non consuete. Nel senso che «il ponte - specifica a riguardo ancora l’esponente della giunta Cosolini - verrà preparato “fuori opera” e sarà poi sistemato sulle rive del canale nella sua interezza. Quella sarà peraltro l’occasione di un momento di particolare interesse».

Per completare l’operazione verrà impiegata una gru, un’attrezzatura particolare, e sulle sponde del canale si procederà «in precedenza in modo da rinforzarle dal punto di vista statico». «Inoltre è in programma - aggiunge - la realizzazione di apposita segnaletica per i non vedenti. Il ponte, fra l’altro, risulterà molto utile nel corso della riqualificazione di piazza Ponterosso, fungendo da asse viario alternativo: così i cittadini potranno evitare di passare attraverso il cantiere».

L’opera pubblica, già approvata dal Comune nel corso del mandato Dipiazza-bis, prevede una spesa da 750mila euro, finanziati dal fondo per la mobilità sostenibile del ministero dell’Ambiente.

Come accennato, nel tempo non sono mancate contestazioni alla sua realizzazione, non ultima quella del comitato-contro guidato dall’Udc Roberto Sasco (presidente della Commissione urbanistica del Comune con la vecchia amministrazione di centrodestra), forte di una petizione da 600 firme, arrivata però “fuori tempo massimo”.

Ma del dibattito che cosa pensa lo stesso Dapretto, di professione architetto (è stato presidente dell’Ordine degli architetti di Trieste sino al 16 marzo scorso, quando si è dimesso per concentrarsi sul nuovo ruolo di assessore)? «Al di fuori della questione della prospettiva violata che sostiene qualcuno - è l’analisi di Dapretto -, sotto il profilo urbano il ponte è una soluzione utile per la valorizzazione del Borgo Teresiano, di un’area sempre rimasta un “retro” sia di via Roma da una parte sia delle Rive dall’altra».

Per l’impatto estetico «qualche perplessità esiste in tutti ma l’opera è stata disegnata dagli uffici in maniera pulita, con il minor impatto possibile: parapetti vetrati, struttura esile e orizzontale. Una città - conclude l’assessore - deve poter dimostrare una crescita e stratificare un’esperienza. L’immutabilità esiste ma bisogna valutare caso per caso. Sono sicuro che il ponte funzionerà».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori