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I “nostalgici” del Tlt contestano la presenza di Equitalia

Trieste: protesta con slogan e striscioni in occasione del ricorso firmato dall’attivista ambientalista Giurastante davanti al Giudice di pace

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«Via Equitalia da Trieste». Stavolta, a prendersela col riscossore dello Stato, non sono i militanti di estrema destra di Forza nuova, ma i simpatizzanti di quattro “soggetti” di diversa estrazione cementati dall’unico obiettivo di rifare il Tlt, il Territorio libero. Sono quelli del Fronte giuliano, dei Volontari verdi per l’indipendenza della Padania, di Trieste mitteleuropea e di Trieste libera, che si sono dati appuntamento ieri mattina in strada per contestare proprio Equitalia. In 20 secondo la Questura, in 50 secondo i promotori, che si sono ritrovati in prima battuta sotto l’ufficio del Giudice di pace, in via Coroneo, dov’era in discussione il ricorso contro il pagamento di una cartella Equitalia per spese giudiziarie presentato dall’ambientalista Roberto Giurastante, qui nei panni di esponente di Trieste libera, difeso dall’avvocato Livio Bernot di Gorizia. Un ricorso (riaggiornato a luglio) motivato dalla contestazione della «giurisdizione italiana su Trieste», per effetto del Trattato di pace «mai abrogato», come insiste anche la camicia verde Giorgio Marchesich, «da cui consegue la nullità di ogni atto (italiano, ndr) e della stessa Equitalia quale riscossore dello Stato». Il serpente di manifestanti si è poi spostato in via XXX ottobre, proprio sotto Equitalia.(pi.ra.)

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