Biglietti aerei fantasma, bengalesi a terra
Monfalcone. L’Universal presa d’assalto dai clienti. L’agenzia spiega: problemi informatici. Nel pomeriggio l’avviso di cessata attività

MONFALCONE. Bengalesi appiedati, salta il volo di rientro nel paese d’origine per le festività natalizie. Vacanze incompiute per almeno una quarantina di immigrati. Compresi i monfalconesi, alle prese con lo stesso problema: la mancata consegna del biglietto aereo, prenotato e pagato per tempo. Cifre variabili dai 750 fino ai 7mila euro, per il trasferimento di intere famiglie. Al centro della bufera e di ciò che sembra profilarsi come una seconda vicenda “Look & Go”, scoppiata proprio un anno fa, è l’agenzia viaggi Universal di piazza Unità d’Italia, alla quale i malcapitati clienti si sono rivolti in questi giorni a più riprese. L’agenzia s’è giustificata spiegando: è un problema informatico. Scuse e reiterate promesse di riprenotazioni o rimborsi. Intanto ieri, davanti agli occhi sconcertati dei numerosi bengalesi presentatisi davanti all’agenzia, s’è parato davanti un laconico avviso, affisso sulla porta d’ingresso: “Chiuso per cessata attività. Riaprirà nuova gestione”.
Della titolare Donatella Canciani, nemmeno l’ombra. Silente anche al cellulare, chiamata a più riprese. Sono arrivati i carabinieri e la Guardia di finanza. Hanno ascoltato la protesta di quanti si sentivano «defraudati per il fatto di non conoscere bene la lingua italiana». Sono stati invitati a presentarsi nelle rispettive caserme questa mattina. La denuncia, hanno spiegato i finanzieri, va formalizzata a fronte di un reato, quello ipotizzato per truffa, consumato. Vale quindi per coloro che pagato il biglietto, non sono partiti. È accaduto a un utente turco che, trovatosi in mano un biglietto risultato falso, s’è rivolto ai carabinieri. Anche ieri tra i bengalesi, c’era chi mostrando i documenti rilasciati dall’agenzia sottolineava: «All’aeroporto mi hanno detto che il biglietto non è valido». Altra via da percorrere è la procedura civile ai fini del rimborso economico.
Rabbia e grande preoccupazione. C’è chi, giunto allo scalo di Venezia, ha dovuto fare marcia indietro per la mancata prenotazione sul velivolo. Chi è rimasto bloccato in Bangladesh per lo stesso motivo. Una situazione “calda” nel pieno delle festività. Un bengalese ha scandito: «Dovevo rientrare in Bangladesh definitivamente, qui non c’è più lavoro. Ho disdetto l’affitto dell’appartamento. Dove vado a dormire?». Una monfalconese, la professoressa universitaria Roberta Musina, ha osservato al limite della sopportazione: «Ho pagato il biglietto aereo per raggiungere Bengalore il 3 gennaio, sono attesa per tenere una conferenza. E ora questo avviso dell’agenzia di cessata attività». Poesal Ali ha raccontato: «Avevo prenotato il 29 novembre scorso il biglietto aereo per mio padre, doveva partire il giorno di Natale, per raggiungere la mamma e le mie quattro sorelline giunte regolarmente in Bangladesh l’11 dicembre. Avevo saldato il costo del biglietto di 750 euro 15 giorni prima della partenza. Ma il biglietto non s’è visto. Ci siamo dovuti rivolgere in tutta fretta a un’altra agenzia, di Mestre, e abbiamo acquistato un secondo biglietto aereo per 860 euro». E il recupero dei soldi? «Mi avevano spiegato, come ad altri connazionali - ha continuato Poesal Ali -, che avremmo ricevuto il bonifico bancario entro martedì. Siamo ancora in attesa».
Il giorno della vigilia all’Universal s’erano presentati in massa i bengalesi, sul piede di guerra. Una giovane coppia monfalconese ha voluto entrare nell’ufficio della titolare. Ieri mattina una dipendente cercava di fronteggiare la situazione non senza imbarazzo e difficoltà. Alla base dei disguidi c’è stato un problema informatico, è stato spiegato garantendo di voler procedere con le prenotazioni di nuovi voli o, qualora non accettati, con i rimborsi. Sulla vicenda stanno ora indagando le forze dell’ordine. Da Federconsumatori arrivano i consigli: «Ciò che al momento possiamo suggerire agli utenti - ha osservato il referente Marco Valent -, qualora non riescano a ottenere il rimborso immediato, è di inviare una lettera di sollecito raccomandata con ricevuta di ritorno all’agenzia. Invitiamo gli interessati a rivolgersi alla nostra associazione, il 9 gennaio saremo operativi».
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