Prezzi più bassi nei marina con le stelle
Stelle come gli hotel e riduzione dell’Iva sulle tariffe dei posti barca. Questi i cambiamenti che attendono Porto San Rocco a Muggia e Marina San Giusto che potranno beneficiare delle modifiche apportate dalla legge regionale sul turismo che istituzionalizza i "marina resort"
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TRIESTE. Avranno le stelle come gli hotel (da un minimo di una fino a un massimo di quattro), ma diventando strutture turistico-ricettive a tutti gli effetti potranno anche ridurre dall’attuale 20 al 10 per cento l’Iva sulle tariffe dei posti barca diventando così fortemente concorrenziali rispetto agli agguerriti marina sloveni e croati.
È la buona sorte che sembra attendere i due unici porti nautici della provincia, Porto San Rocco a Muggia e Marina San Giusto a due passi da piazza Unità, che presentano le caratteritiche appropriate per beneficiare delle modifiche apportate un mese fa alla legge regionale sul turismo che istituzionalizza i "marina resort".
Sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia sono 26 le strutture candidate alle stelle e sono quelle dove i turisti potranno sostare e pernottare nelle proprie imbarcazioni. "Grazie all’abbattimento dell’Iva potremo diventare più attrattivi in particolare nei confronti della clientela austriaca e tedesca - commenta Roberto Sponza direttore di Porto San Rocco - e vincere la forte concorrenza che attualmente ci viene fatta soprattutto dalle strutture dell’Istria".
"Ci auguriamo un’assegnazione delle stelle più rapida rispetto alle usuali lente trafile che caratterizzano la nostra burocrazia - ha aggiunto Italo Mariani presidente del Marina San Giusto - perché il nostro porto con i nuovi approdi anche per maxiyacht che finalmente ci accingiamo a realizzare non avrà molto da invidiare ad alcuni marina della Sardegna o della Liguria".
Le modifiche alle legge che istituiscono oltre ai marina resort, anche le country house e cioé alberghi in aperta campagna con camere con angolo cottura e un numero variabile tra i 14 e i 24 posti letto, sono passate con il voto favorevole di tutti i gruppi a eccezione dell’astensione della Sinistra Arcobaleno.
"Già dalla prossima stagione estiva - ha sottolineato il vicepresidente della giunta, Luca Ciriani - amplieremo l’offerta turistica della regione. I marina resort sono nuove e ulteriori strutture che allineano il Friuli Venezia Giulia sul fronte della più moderna offerta turistica".
"Questo adeguamento normativo consentirà la piena competitività della nostra regione in questo settore», ha aggiunto il relatore unico Roberto Asquini del Gruppo misto". Sponza spiega come già i due porti nautici di Aprilia marittima e cioé Marina Punta Gabbiani e Marina Capo Nord siano state equiparate a campeggi e abbiano ottenuto il taglio dell’Iva dopo un parere favorevole espresso in questo senso dall’Agenzia dell’entrate.
"Dunque per una sorte di proprietà transitiva - afferma - la riduzione fiscale dovrà ora essere operata anche per gli altri porti che saranno qualificati come strutture turistico-ricettive".
Il turismo nautico è una delle grandi scommesse del futuro di Trieste. Può essere definito un’avveniristica cittadella della nautica da diporto il megaprogetto di riqualificazione del Porto Vecchio presentato dalla cordata Maltauro-Rizzani de Eccher alla quale tra qualche mese verrà assegnata la concessione.
Si prevedono tra il Molo Zero e il Molo Terzo, 450-500 ormeggi con uffici, sedi sociali, magazzini di rimessaggio, bar, foresterie, un cantiere navale con squero, attività di supporto quali riparazioni scafi, motori e vele, rimessaggi, brokeraggio, attività commerciali legate al diporto. Altri 120 ormeggi per il turismo nautico sorgeranno sul lato opposto del waterfront, nell’area della Lanterna dove Italia Navigando sta per avviare il progetto Portolido anche in questo caso con servizi e strutture ricettive annesse.
È la buona sorte che sembra attendere i due unici porti nautici della provincia, Porto San Rocco a Muggia e Marina San Giusto a due passi da piazza Unità, che presentano le caratteritiche appropriate per beneficiare delle modifiche apportate un mese fa alla legge regionale sul turismo che istituzionalizza i "marina resort".
Sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia sono 26 le strutture candidate alle stelle e sono quelle dove i turisti potranno sostare e pernottare nelle proprie imbarcazioni. "Grazie all’abbattimento dell’Iva potremo diventare più attrattivi in particolare nei confronti della clientela austriaca e tedesca - commenta Roberto Sponza direttore di Porto San Rocco - e vincere la forte concorrenza che attualmente ci viene fatta soprattutto dalle strutture dell’Istria".
"Ci auguriamo un’assegnazione delle stelle più rapida rispetto alle usuali lente trafile che caratterizzano la nostra burocrazia - ha aggiunto Italo Mariani presidente del Marina San Giusto - perché il nostro porto con i nuovi approdi anche per maxiyacht che finalmente ci accingiamo a realizzare non avrà molto da invidiare ad alcuni marina della Sardegna o della Liguria".
Le modifiche alle legge che istituiscono oltre ai marina resort, anche le country house e cioé alberghi in aperta campagna con camere con angolo cottura e un numero variabile tra i 14 e i 24 posti letto, sono passate con il voto favorevole di tutti i gruppi a eccezione dell’astensione della Sinistra Arcobaleno.
"Già dalla prossima stagione estiva - ha sottolineato il vicepresidente della giunta, Luca Ciriani - amplieremo l’offerta turistica della regione. I marina resort sono nuove e ulteriori strutture che allineano il Friuli Venezia Giulia sul fronte della più moderna offerta turistica".
"Questo adeguamento normativo consentirà la piena competitività della nostra regione in questo settore», ha aggiunto il relatore unico Roberto Asquini del Gruppo misto". Sponza spiega come già i due porti nautici di Aprilia marittima e cioé Marina Punta Gabbiani e Marina Capo Nord siano state equiparate a campeggi e abbiano ottenuto il taglio dell’Iva dopo un parere favorevole espresso in questo senso dall’Agenzia dell’entrate.
"Dunque per una sorte di proprietà transitiva - afferma - la riduzione fiscale dovrà ora essere operata anche per gli altri porti che saranno qualificati come strutture turistico-ricettive".
Il turismo nautico è una delle grandi scommesse del futuro di Trieste. Può essere definito un’avveniristica cittadella della nautica da diporto il megaprogetto di riqualificazione del Porto Vecchio presentato dalla cordata Maltauro-Rizzani de Eccher alla quale tra qualche mese verrà assegnata la concessione.
Si prevedono tra il Molo Zero e il Molo Terzo, 450-500 ormeggi con uffici, sedi sociali, magazzini di rimessaggio, bar, foresterie, un cantiere navale con squero, attività di supporto quali riparazioni scafi, motori e vele, rimessaggi, brokeraggio, attività commerciali legate al diporto. Altri 120 ormeggi per il turismo nautico sorgeranno sul lato opposto del waterfront, nell’area della Lanterna dove Italia Navigando sta per avviare il progetto Portolido anche in questo caso con servizi e strutture ricettive annesse.
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