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Cortellino omaggia Battiato con “La stagione dell’amore”

Una chiave elettronica e new wave per la versione del brano dell’artista siciliano. Uscito anche l’inedito “Una giornata butto via” con videoclip

Elisa Russo
1 minuto di lettura



«La stagione dell’amore viene e va/ I desideri non invecchiano quasi mai con l’età» cantava Franco Battiato ne “La stagione dell’amore” del 1983. E anche le canzoni belle non invecchiano mai, così il cantautore Cortellino ha deciso di pubblicare (complice LaPOP), una sua personale versione del brano del grande artista siciliano scomparso a maggio. «L’ho reimmaginato in chiave elettronica e new wave. Gli ascolti su Spotify stanno andando molto bene e ne sono contento».

Oltre a questa cover, il cantante e chitarrista triestino ha pubblicato un suo inedito, “Una giornata butto via” che descrive la situazione di una persona che ha scelto un lavoro diverso da quello che sognava; il videoclip, che vede Cortellino in cucina alle prese con una carbonara, è diretto da Damiano Tommasi. «È un brano – racconta il cantautore – scritto a più mani con Antonio Dubois, Gaspare Vaccaro e finalizzato da Glitch. Parla di lavoro e del moderno rapporto con esso. Ogni lavoro ha una dignità e un valore, in un momento delicato come questo ha un importante posto nella vita delle persone. Talvolta i sogni non rispecchiano la realtà e nella canzone i protagonisti narrati hanno disatteso i loro sogni lavorativi per scendere a compromessi con la vita e la realtà che li circonda. Troveremo ad esempio il camionista che voleva fare l’astronauta e il cuoco che voleva fare il ricercatore, la soluzione è accettare con dignità il proprio ruolo». Quest’anno Cortellino aveva già pubblicato l’inedito “Il pensiero nulla fugge”, realizzato in collaborazione col producer e amico Daniele Isola, e il progetto di rework in chiave elettro dance di alcuni singoli tratti dall’album del 2019 “Solo quando sbaglio” (“Mediterranea”, “Solo quando sbaglio”, “Cuore logico”, “Usami”), realizzato con Glitch, dj e producer triestino. Enrico Cortellino ha esordito nel 2007 per l’etichetta Arab Sheep con il nome d’arte Cortex (ora abbandonato), quattro album ufficiali (una decina se si contano demo e autoproduzioni), è stato premiato da Mogol due volte: la prima nel 2008 quando ha vinto anche una borsa di studio per il CET, dove si è poi diplomato come “Interprete di musica leggera italiana”, e un secondo premio nel 2016. —

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