La rivista si chiamava «perimmagine» ed era edita dal Comitato Tina Modotti. Il suo fondatore, il fotografo Riccardo Toffoletti, ne inviava i numeri ai nostri indirizzi universitari, nella sacrosanta convinzione che fosse importante stabilire un rapporto tra il territorio e il giovane ateneo friulano. In uno di quei fascicoli trovai alcuni versi di Tito Maniacco che parlavano di Friedrich Hölderlin e ne fui affascinato.
Gli “aldilà” di Tito Maniacco poeta e intellettuale sospeso al confine tra luce e ombra

Il Friuli, il messianismo profetico, la riscrittura di testi della tradizione