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Oscar, Rosi escluso dai film Meneghetti corre con la Francia

“Notturno” entra nella categoria documentari, mentre “Due” del giovane regista è in gara per le pellicole straniere. Pausini candidata con “Io sì”

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ROMA

Con tanta Italia nelle shortlist, “Notturno” di Gianfranco Rosi continua il suo cammino verso gli Oscar: il film del regista italiano è entrato nella shortlist dei 15 migliori documentari del cinema mondiale da cui verranno selezionate le nomination per gli Academy Awards. Come accadde in passato col suo “Fuocoammare” del 2016 non ce l’ha fatta, invece, a entrare nella rosa in corsa per il miglior film straniero.

Ad accompagnare il viaggio di Rosi verso la «notte delle stelle» del 25 aprile sarà anche Laura Pausini, nella shortlist di due categorie, colonna sonora e canzone originale («Io sì»), per il film di Edoardo Ponti con Sophia Loren «La vita davanti a sè». Il «Pinocchio» di Matteo Garrone si è fatto notare per il make-up e le acconciature con cui il britannico Mark Coulier (già due Oscar per «Iron Lady» e «Grand Budapest Hotel») ha riportato la magia nel realismo dei personaggi creati da Collodi senza far uso di effetti digitali. C'è poi, nella shortlist del miglior film internazionale (quella, appunto, per cui era in corsa anche «Notturno») anche «Due», l'esordio alla regia di Filippo Meneghetti, già nominato a due Golden Globes: la storia di due donne anziane (Barbara Sukowa e Martine Chevallier) - che vivono sullo stesso pianerottolo e si amano, senza che nessuno, nemmeno gli stretti parenti lo sospetti - è stato candidato dalla Francia, dove vive il giovane regista. Le nomination saranno annunciate il 15 marzo.

«Io Sì» della Pausini, scritta in collaborazione con la 11 volte candidata Diane Warren e Niccolò Agliardi e che ha già ricevuto una candidatura ai Golden Globes, ha davanti a sè, tra gli altri, la concorrenza John Legend (premio Oscar per «Glory in Selma»). Il film di Rosi se la dovrà vedere con altri documentari di alto profilo tra cui »Boys State«, »Crip Camp« prodotto da Michelle e Barack Obama, »Dick Johnson Is Dead«di Kirsten Johnson e MLK/FBI, assieme al tragico »Collective« del romeno Alexander Nanau: la drammatica storia dell'incendio in un club di Budapest che provocò oltre 60 morti e fece cadere il governo è nella shortlist anche come miglior film straniero. —



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