TRIESTE Chi non ha mai detto: «Sei il mio faro»? Ci si affida a chi appare forte e luminoso, perché per millenni il faro è stata l’unica luce nella notte, quella che indicava la terra al navigante. Era accoglienza, approdo, salvezza.
In “La via luminosa sull’Adriatico orientale. I fari tra Trieste e la costa istriana”, edito dall’Unione degli Istriani, gli architetti Massimiliano Blocher e Paola Cochelli partono proprio dalla notte dei tempi per farci comprendere cosa simboleggiasse un faro e per spiegarci come la grande espansione dei traffici marittimo-commerciali fecero dell’800 ‘il secolo dei fari’.
La via luminosa dei fari tra Trieste e la costa istriana
