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ROMA.

«Il 25 aprile per me? Quello che dovrebbe essere per tutti: una giornata in cui ci siamo riappropriati della nostra libertà. In cui grazie all'impegno delle forze alleate e alla grande partecipazione della Resistenza ci siamo ripresi la nostra bella Italia. Questo è il motivo per cui festeggiamo. Ed è un peccato che non sia una giornata sentita da tutti. Anche se poi, secondo me, chi non la festeggia non sa neanche perché». Parola di Luca Zingaretti, non nei panni di attore o regista, ma di direttore per un giorno di palinsesto tv. A lui Rai Cultura ha affidato le chiavi della programmazione di Rai Storia per «Domenica Con», dalle 9 a mezzanotte di domani, il giorno dopo il 75.o anniversario della Liberazione. «Ho accettato con gran piacere- racconta Zingaretti, che lunedì tornerà anche su Rai1 nei panni del Commissario Montalbano - C'è bisogno di riappropriarsi della nostra memori». Prima serata al cinema con «I magliari» di Francesco Rosi del 1959, storia di emigrazione difficile e lavoro «sporco» con Renato Salvatori e Alberto Sordi, e il documentario «Bulli e pupe». Ma nel corso della giornata c'è anche «Succede un Quarantotto» di Nicola Caracciolo sulla ricostruzione nel dopoguerra.

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