I film del Far East nella sala online con cinquantamila spettatori
Sul sito di MyMovies i titoli del festival udinese si prenotano e guardano gratis Baracetti: «Intanto prepariamo la prossima edizione, dal 26 giugno al 4 luglio»

Giulia Basso
In attesa della 22° edizione del Far East Film Festival, in calendario dal 26 giugno al 4 luglio a Udine, gli appassionati di cinema orientale possono comunque trovare pane per i propri denti standosene tranquillamente seduti sul divano di casa. Il celeberrimo festival udinese ha infatti rinnovato la propria collaborazione con la piattaforma MYmovies e ha scelto di partecipare alla campagna #iorestoacasa, con cui il sito web dedicato alla settima arte dal 17 marzo offre al pubblico costretto tra le quattro mura domestiche una nutrita serie di film da visionare gratuitamente online.
Per il ciclo dedicato al cinema orientale si è partiti venerdì 20 marzo, con la prima visione assoluta del capolavoro coreano “Burning”. Film di Lee Chang-dong tratto da un racconto breve di Murakami e definito da Barack Obama “il miglior film del 2018”, “Burning” è un mistery-thriller che scava dentro le ombre di uno strano triangolo, forse amoroso. Sono 21 i film che Far East Film Festival, in collaborazione con Tucker Film, Bim Distribuzione e CG Entertainment, ha finora messo a disposizione del proprio affezionato pubblico: commedie, drammi, wuxia-pian, surreali western in salsa orientale, e sei grandi opere del maestro giapponese Yasujiro Ozu.
Per visionare i film basta collegarsi dal proprio dispositivo all’indirizzo www.mymovies.it/iorestoacasa/, selezionare l’opera e prenotare uno dei 50 mila posti disponibili nelle sale web: MYmoviesLive simula fedelmente la visione in sala, con posti assegnati, streaming che iniziano nell’orario prestabilito, possibilità di conversare in chat con gli altri spettatori in sala. «Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa, che ci consente di mantenere un rapporto con il pubblico in un momento in cui le sale cinematografiche sono chiuse - commenta Sabrina Baracetti, direttrice artistica del Far East Film Festival -. La risposta è stata meravigliosa e ci ha confermato come attorno al festival in questi 22 anni si sia creato un nuovo gusto cinematografico. Il pubblico ha scoperto la produzione, in gran parte sommersa, di un’altra parte del mondo: non soltanto il cinema d’autore, ma anche i prodotti mainstream. Noi in questo periodo non abbiamo mai smesso di lavorare e stiamo chiudendo la selezione, perché sappiamo che c’è una comunità che ci segue e sta aspettando la prossima edizione del festival».
La rassegna su MYmoviesLive avrebbe dovuto concludersi il 5 aprile, ma visto il successo ottenuto si è deciso di continuare: «Siamo molto soddisfatti di quest’iniziativa, per cui abbiamo ricevuto numerosi messaggi di sentiti ringraziamenti - commenta Gianluca Guzzo, Ceo di MYmovies -. Il grande riscontro che abbiamo ricevuto dal pubblico in questo periodo non può che ispirarci a ripeterci e fare ancora meglio». Tra i film proposti in questi giorni, provenienti anche da altri festival e messi a disposizione grazie a distributori e piattaforme, il più visto è stato proprio un film del Far East, “Father and Son”, del regista giapponese Kore'eda Hirokazu, mentre “Il prigioniero coreano”, di Kim Ki-Duk, altro regista molto noto agli amanti del cinema orientale, si è piazzato terzo. Ottimo riscontro anche per Masquerade, del coreano Chang-min Chu: «È un film in costume con un protagonista d’eccezione, l’attore Lee Byung-Hun, che contiamo di riuscire presto a portare a Udine», conclude Baracetti.
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