TRIESTE Gregor Samsa si sveglia trasformato in insetto e, dopo aver provato invano a girarsi su un fianco, il primo pensiero è per il suo impiego da commesso viaggiatore: un brutto mestiere, faticoso, afflitto da pessime relazioni umane. Infine si convince ad alzarsi, ma scopre con terrore di aver dormito troppo: ha perso il treno: farà tardi al lavoro.
Così inizia la Metamorfosi di Kafka; e com'è noto, la dissonanza tra l'assurdità della mutazione e la banalità dei pensieri di Gregor è uno degli elementi più geniali del racconto.
L’uomo-penna e l’insostenibile follia del lavoro. Il sogno di Kafka: Trieste e quei mondi lontani

Nel 1907 lo scrittore entrò come impiegato all'ufficio di Praga delle generali. Un posto ambito e “progressista”, sperando di viaggiare all’estero. Poi come una... metamorfosi