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Mai più sola nel bosco, con le favole dei fratelli Grimm

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Andrea Donaera è nato nel 1989 a Maglie ed è cresciuto a Gallipoli. Nel 2019 ha pubblicato la raccolta “Una Madonna che mai appare” all’interno del XIV Quaderno italiano di poesia contemporanea edito da Marcos y Marcos. “Io sono la bestia” (NNE) è il suo primo romanzo. In una narrazione a più voci, animata da una lingua che impasta prosa, poesia e musica, il libro racconta storie d’amore anomale, brutali, interrotte. Donaera racconta soprattutto un destino di violenza scolpito nella pietra del linguaggio, che esplode travolgendo l’innocenza di personaggi e luoghi. La storia è quella di Mimì, folle di dolore: il figlio Michele, 15 anni, si è tolto la vita. Si dice che sia colpa di Nicole, la compagna di scuola, che ha rifiutato ridendo il suo regalo. Mimì è un boss della Sacra, e vuole vendetta: così prende Nicole e la rinchiude in una casa sperduta nella campagna salentina. Il guardiano della casa, Veli, rivede in Nicole la ragazza che ama: Arianna, la figlia maggiore di Mimì. Tra Veli e Nicole fiorisce un legame fatto di racconti e silenzi, ma anche di sfida e ferocia. Il suo consiglio: «Scrivere un libro su un libro che ti ha cambiato la vita: questo è il senso alla base della collana “PassaParola” di Marsilio, curata da Chiara Valerio. Un senso che, nel caso dell'opera scritta da Simona Vinci, sfonda ampiamente i margini del diarismo d'autore o del memoir-da-letterato. “Mai più sola nel bosco” occupa uno spazio affascinante, trattando il rapporto tra le “Fiabe” dei fratelli Grimm e l’autrice. Vinci compone il testo da una postazione tutt'altro che saggistica, sprofondando nella memoria per comprendere l'origine della potenza simbolica che ha permesso alle storie dei Grimm di rimanere attaccate sotto la sua pelle di donna e scrittrice. Come sempre è la lingua – la prospettiva linguistica – a determinare l'esito del lavoro: “Mai più sola nel bosco” è un’esperienza densa e morbosamente piacevole, esattamente come il perdersi in un bosco o in un immaginario – di notte, nel nero di presenze sconosciute, ma con una voce che ti guida e che è bellissimo seguire». —

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