Bellocchio firma una serie su Moro in sei puntate

ROMA. Una serie tv in sei puntate «in cui cercherò di raccontare il caso Moro dal punto di vista di alcuni osservatori speciali, che per certi versi rimasero al margine del dramma: da Papa Paolo VI, che si impegnò in prima persona per liberarlo, fino ai suoi familiari». All’interno di un evento speciale alla Reggia di Caserta organizzato dall’Università Vanvitelli e Cineventi con il magazine digitale Hot Corn (www.hotcorn.com), Marco Bellocchio ha anticipato i primi dettagli sulla sua nuova serie televisiva, ’Esterno, notte’, che comincerà a girare nel 2020. «Sarà la mia prima serie, a dimostrazione che anche a ottant’anni compiuti c’è ancora il tempo per una prima volta», ha confidato il regista al direttore di Hot Corn, Andrea Morandi. «L’idea - spiega - mi è venuta guardando una vecchia fotografia di Aldo Moro in spiaggia, a Maccarese, in una colonia assieme a decine di bambini». Durante l’incontro - alternato da frammenti del suo cinema, da ’La Cina è vicina’ a ’Buongiorno, notte’ - Bellocchio ha anche raccontato il lungo viaggio de ’Il traditore’, da Cannes alla possibile nomination all’Oscar: «Non voglio dire molto per scaramanzia, ma sono contento di aver fatto tutto il possibile, siamo stati a Toronto, a New York, a San Francisco, a Los Angeles, abbiamo presentato e spiegato il film con Pierfrancesco (Favino, nda), lo abbiamo accompagnato davvero ovunque. Adesso posso dire di non avere rimpianti. È il momento di pensare ai prossimi progetti». —
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