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Pittura, architettura, design ecco com’erano gli anni ’80 nel Friuli Venezia Giulia

Venerdì alla Galleria d’arte di Monfalcone il finissage e il catalogo dell’esposizione curata da Stefano Reia e Juliet

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IL PERCORSO



Un vero e proprio tuffo nel passato prossimo, in quegli anni Ottanta da “cui non si esce vivi”, per citare gli Afterhours, ma che hanno segnato, nel bene e nel male, comunque un’epoca. A vedere il materiale che è stato raccolto, e la relativa contestualizzazione, per l’esposizione “Anni Ottanta-Cultura visiva in Friuli Venezia Giulia” alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, ci si rende davvero conto di quanto è stato fatto e quanto è stato prodotto in una regione ai confini dell’impero come la nostra, in quel decennio. Non solo pittura, nel senso più classico del termine con gli artisti più significativi del periodo, ma anche molta grafica, dalla pubblicità per aziende leader del mobile come Fantoni, Montina, Gervasoni, a documenti di architettura e oggetti seriali di autori che hanno lavorato in, da e per il territorio, accanto a una significativa testimonianza cartacea della programmazione delle gallerie d’arte regionali più rappresentative e attive in quegli anni.

Promossa e realizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone, a cura di Stefano Reia in collaborazione con Juliet, la mostra non è “una banale operazione di carattere nostalgico ma, al contrario, cerca di rivelare la vera e peculiare essenza di un movimento al quale dobbiamo così tanto in termini di immagine anche nella nostra regione”. Un’esplorazione a 360 gradi di un periodo storico ben preciso, sicuramente influenzato dall’onda lunga delle tendenze newyorkesi degli anni ’80 che stimolò tutta la società occidentale e che giunse anche in Friuli Venezia Giulia. Un contesto creativo fertile, fatto di stratificazioni delle molteplici esperienze precedenti, da sondare strato per strato e riconsiderare uno alla volta o da attraversare in senso perpendicolare fino ad attraversarli tutti. Gli autori guardarono più al movimento postmoderno, avvalendosi, nelle loro opere, di citazioni, rielaborazioni, deformazioni di motivi antichi, avendo anche a disposizione un ampio repertorio. Una rivoluzione della funzione simbolica del progetto che, in questo caso, non si rifà tanto alla citazione classicheggiante ma guarda molto di più alla tradizione moderna delle avanguardie, dal Futurismo al Bauhaus.

Il percorso espositivo si snoda tra una serie di lavori pittorici di artisti come Paolo Cervi, Zivko Marusic, Claudio Massini, Nata, Sergio Pausig, Serse Roma, Manuela Sedmach, Antonio Sofianopulo, Franco Ule, Gian Carlo Venuto, Mario Di Iorio, sostenuti spesso da gallerie d’arte come Nadia Bassanese Studio d’Arte, La Cappella Underground-Sezione arti visive, La Roggia, Studio Tommaseo, Galleria Torbandena, e poi il Gruppo 78. Una programmazione ricca, alternativa, di alto livello quella proposta dalle gallerie come si può verificare dalla documentazione composta da fotografie, inviti, pieghevoli, cataloghi, locandine e manifesti. Da evidenziare il ricordo dedicato a “Arte all’Italcantieri”, mostra del 1983, anno in cui i maggiori esponenti dell’arte contemporanea e le personalità della cultura non solo del territorio, si impegnarono per sostenere, attraverso la loro arte e un profondo impegno civile, i cantieri di Monfalcone in un momento di grande difficoltà.

La cultura visiva espressa dal titolo passava anche attraverso i progetti architettonici e i design di personalità come Gae Alenti, Luciano Celli, Enrico Franzolini, Luigi Molinis, Renzo Piano, Bruno Sacco, Luciano Semerani, Gino Valle, a cui sono state dedicate apposite sezioni e dove si possono ammirare alcuni degli oggetti realizzati nel periodo. Infine, una panoramica su quel mondo fatto di disegni, appunti di moda, collage, polaroid, fanzine, copertine di vinili, poster, video musicali, manifesti di concerti, tra cui quello del concerto dei Gaz Nevada al teatro Cristallo di Trieste del 1983, senza dimenticare la stagione del Great Complotto di Pordenone e la mail art di Piermario Ciani. Finissage e presentazione del catalogo, curato da Alessio Curto, venerdì ottobre, alle 18. —



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