Apre il Salone del libro, Magris parla di amore e orrore
Riparte più forte il Salone del Libro di Torino che ha inaugurato ieri la sua edizione del rilancio, la «più scintillante» come ha detto il direttore editoriale Ernesto Ferrero, aperta dal ministro...

Riparte più forte il Salone del Libro di Torino che ha inaugurato ieri la sua edizione del rilancio, la «più scintillante» come ha detto il direttore editoriale Ernesto Ferrero, aperta dal ministro della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini. Con un nuovo assetto e l'ingresso di nuovi soci nella fondazione come il Mibact, il Miur e Intesa San Paolo, il Salone a cui partecipano oltre 1000 editori dei quali settanta nuovi, con 1.200 eventi, guarda al futuro «ai giovani a cui è dedicato» ha spiegato la presidente Giovanna Milella.
«Dopo tanti anni di un drammatico segno meno per la vendita dei libri, finalmente arriviamo qui con un piccolo segno più che è confermato come tendenza per il 2016» ha detto il ministro Franceschini, che ha annunciato le nuove iniziative del ministero. «Il 24 maggio, subito dopo il Salone, firmeremo a Roma un patto per la lettura con le grandi tv nazionali e il ministero che impegna sulle cose concrete da fare per il sostegno libro e lettura». Franceschini si è impegnato per «proporre l'eliminazione dell'Imu dalle librerie, non a carico dei comuni ma con un trasferimento dello Stato. Questo perchè riconosco il valore delle librerie in un mercato difficile».
Tra gli ospiti della prima giornata, Claudio Magris ha tenuto una lectio magristalis su “L’epos e i silenzi dell’amore e dell’orrore”, partendo dal suo nuovo romanzo “Non luogo a procedere” pubblicato da Garzanti.
I commenti dei lettori