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Il Salone del Libro «volta pagina» e riparte. La prima edizione targata Giovanna Milella, in programma al Lingotto dal 12 al 16 maggio, avrà come tema conduttore “Visioni”. «Non generiche velleità utopistiche, ma la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere delle sfide», spiega il direttore editoriale Ernesto Ferrero: saranno presenti fisici come Roberto Cingolani, direttore dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, storici come Carlo Ginzburg, biologi, architetti, economisti. Nuova l'immagine, un libro blu aperto e la scritta 'Vision', realizzata dall'artista Mimmo Paladino. L'ingresso di nuovi soci - il ministero dell'Istruzione, Intesa Sanpaolo e, a breve, Unicredit - ha «rimesso in sicurezza» il Salone dopo «la sconcertante campagna mediatica dei mesi scorsi», sottolinea Ferrero. «Il Salone - spiega - è stato descritto come luogo di nefandezze, malagestione, sprechi, addirittura peculati. Per fortuna il dialogo con gli editori non si è mai interrotto». «Non c'è stato alcun salvataggio, è un nuovo progetto», afferma la presidente Milella. «Tutto è partito - spiega - dal risanamento interno indispensabile per far sì che non si ripetano le emergenze del passato. Nessuno viene in soccorso di una cosa che non si regge sui suoi piedi». L'Arabia Saudita non sarà il Paese ospite, ma la letteratura e la cultura araba saranno protagoniste con lo scrittore algerino Yasmina Khadra, il poeta siriano Adonis, il direttore del Museo del Bardo di Tunisi Moncef Ben Moussa.

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