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Trieste Contemporanea, festa con il dinosauro

Oggi e domani il comitato per l’arte celebra vent’anni: incontri, proiezioni, installazioni e il premio Giovane emergente europeo

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TRIESTE. Se è vero che il rapporto di Trieste con l'arte contemporanea è intermittente, un discorso lacunoso e discontinuo, spesso davvero difficile per una città che tende a mantenere uno sguardo nostalgico sul suo grande passato culturale, forse spaventata dall'idea di costruirsi una nuova identità puntando sul presente, c'è almeno un'eccezione illustre, un interlocutore che questo rapporto ha saputo tenerlo sempre vivo. Si tratta di Trieste Contemporanea, il comitato che, coinvolgendo le istituzioni cittadine e numerose realtà internazionali tra le più prestigiose, opera per fare della città un osservatorio permanente sulla situazione dell'arte e della cultura nell'Europa centro-orientale.

Nato esattamente vent'anni fa, questo organismo ha in Giuliana Carbi il suo cuore pulsante: «Le iniziative per festeggiare il nostro compleanno vertono intorno al forum per curatori d'arte che facciamo a Venezia dal 2001. Da qualche anno abbiamo creato anche un’opportunità nuova: arricchire questa iniziativa con una seconda discussione in autunno a Trieste, sede dell'InCE e nostra, nella quale proponiamo anche un programma per un pubblico più allargato. Oggi e domani, infatti, avremo anche tavoli di discussione, approfondimenti tematici, proiezioni video, talk pubblici di artisti e curatori. Quest'anno parliamo del fatto che i sistemi di finanziamento pubblico sono vere e proprie decisioni di politica culturale che si ripercuotono molto più di quello che comunemente si pensi sulla qualità futura della comunità civile. Per questo deve essere garantito lo spazio libero che è proprio della ricerca, come cruciale incubatore di immaginazione e innovazione che può testare nuovi processi per la preparazione della sfera pubblica futura».

Si comincia oggi allo Studio Tommaseo alle 16.30, alla presenza del sindaco Roberto Cosolini e di Barbara Fabro (Iniziativa Centro Europea), con la presentazione dell'originale progetto "Antonio, play with me!" che Roberto Zanon e Greta Bignami hanno ideato intorno al famoso dinosauro triestino e con cui hanno vinto l'ultimo concorso di design Trieste Contemporanea; a seguire, la proiezione del film "Venezia Pop. L'arte in bianco e nero" di Antonello Sarno che ripercorre le tappe salienti della Biennale tra il 1928 e 1978 attraverso le immagini dei cinegiornali dell'Archivio Storico Luce con personaggi come Marina Abramovi„ e Luigi Ontani e un fan speciale: George Clooney.

Quindi spazio a giovani artisti, Tomislav Brajnovic e Igor Eskinja, e curatori che, come recita il titolo della due giorni "Before Numbers", s'interrogano sul problema cruciale dell'arte: il finanziamento pubblico per la ricerca e la sperimentazione. Domani si conoscerà il nome dell'artista vincitore del Premio Giovane Emergente Europeo e alle 17 ci sarà la prima proiezione del video "Perfurmance" con cui il collettivo croato Komi›na Hunta ha vinto la prima edizione del Premio Franco Jesurun (premio che, nel ricordo dell'attore e gallerista triestino, mescola teatro, arti visive e nuovi media) lavorando insieme al grande artista Adrian Paci che ha supervisionato il lavoro. Quindi il forum dei curatori d'arte, che idealmente conclude la consueta sessione svoltasi a Venezia nei giorni della Biennale e organizzata da Trieste Contemporanea, entra nel vivo ospitando esperti provenienti, oltre che dall'Italia, da Ungheria, Serbia, Macedonia, Bulgaria e Romania. E al programma si aggiungono gli appuntamenti con My Pick e Fotonotte.

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