Meridian Brothers a Staranzano dalla Colombia debutto in Italia
Il future latin sound dei colombiani Meridian Brothers, progetto del jazzista di Bogotà Eblis Alvarez, sarà di scena stasera per la prima volta in Italia dalle 21 al Dobialab di Staranzano per Live_Mu...

Il future latin sound dei colombiani Meridian Brothers, progetto del jazzista di Bogotà Eblis Alvarez, sarà di scena stasera per la prima volta in Italia dalle 21 al Dobialab di Staranzano per Live_Musiche di Sconfine. Apre la proposta italiana di Jestern (Modular Synth Solo) e a concludere la serata, Hybrida Sound & Light Show. «La parola Meridian - spiega Alvarez - one man band di un progetto di studio evoluto in un interessante combo live con Maria Valencia (sax, clarinetto, percussioni e sintetizzatori), Damian Ponce (percussioni), Cesar Quevedo, (basso) e Alejandro Forero (elettronica e sintetizzatori) – è presa da un hotel dove di solito mi trovavo con gli amici da adolescente. Stavo formando un progetto solista nel '98 e ho deciso di chiamarlo come il quartetto che avevamo formato. Il termine Brothers deriva dal fatto che negli anni '60 e '70 le bande latine erano solite usarlo come un cognome (in Italia erano famosi i Gibson Brothers, ndr).
Meridian Brothers combina musica da ballo ed elettronica in uno stile particolare, contorto e ingegnosamente trasformato.
«La combinazione di futuro e passato è il risultato di ciò che sta accadendo in Colombia musicalmente. Oso definirlo un movimento solido e in crescita. La riscoperta di alcuni vecchi generi, per lo più musica tropicale, sta prendendo piede e anche la globalizzazione ha fatto sì che gli artisti, coscientemente o meno, combinino le due parti verso un un nuovo modello».
Della Colombia conosciamo solo Shakira e la musica da ballo.
«Da noi consideriamo la musica da ballo come un'elevata espressione di arte, una componente importante delle nostre strutture sociali e il corpo un veicolo di conoscenza».
La vostra musica è stata definita tropicale/psichedelica.
«Penso sia una coincidenza: la distorsione della realtà viene associata con la psichedelia e la nostra musica, che è il risultato di un piano meditato in termini di struttura e costruzione del suono, utilizza pure effetti distorsivi: confusione melodica e ritmica a causa di cambiamenti di velocità, diversi tipi di echi contribuiscono a creare un suono che viene definito psichedelia tropicale. Ma non siamo rivolti a sviluppare questo stile: il nostro è un centro di sperimentazione con tendenze musicali latinamericane. Le influenze sono enormi e variano di volta in volta, ma le principali sono il "rock nacional" argentino che guida il progetto verso il rock latinoamericano, la scena di Barranquilla (Colombia), per lo più la musica carnavales, vallenato, sabanera, bullerengue, chicha peruviana. Sono un jazzista con studi accademici e questo ha avuto pure influenza nella mia musica, ma non in modo oggettivo».
Avete suonato in Olanda e Germania.
«Il pubblico europeo è educato al consumo di musica e cultura, mentre in America Latina ci sembra di essere un po' più arretrati in materia. Dal primo live italiano ci aspettiamo l'energia che abbiamo trovato nel sud Europa, buone vibrazioni e gente entusiasta. I miei compositori italiani preferiti sono Salvatore Sciarrino e Luciano Berio. Sono anche un grande fan di Umberto Eco, uno dei più grandi intellettuali del XX secolo. Come Meridian stiamo lavorando a nuovo album che uscirà in agosto-settembre con una particolare influenza: organisti easy-listening latino americani (per lo più Hammond). L'ispirazione principale deriva da Jaime llano González (Colombia), Jackie Mitoo (Giamaica), Avelino muñoz (Panamá) e Juan Torres (Messico)».
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