Nella lotta alle leucemie siamo tutti sulla stessa barca
Continua il viaggio targato “Sognando Itaca-Regata per la vita”, iniziativa a cura dell’Ail che coniuga l’ampio ventaglio di risorse terapeutiche della vela con i temi del sostegno psichico ai malati in campo onco-ematologico.

Nuove rotte, altri equipaggi e motivazioni immutate, anzi maturate nel tempo. Continua il viaggio targato “Sognando Itaca-Regata per la vita”, iniziativa a cura dell’Ail (Associazione italiana contro le leucemie), progetto che coniuga l’ampio ventaglio di risorse terapeutiche della vela con i temi del sostegno psichico ai malati in campo onco- ematologico. Tutti sulla stessa barca, letteralmente. Pazienti in fase riabilitativa, medici, psicologi, volontari e skipper professionisti a bordo quindi di una King Arawak, l’imbarcazione approdata ieri allo Yacht Club Adriaco, primo scalo di un viaggio che partirà ufficialmente il 25 maggio da Trieste e si concluderà dopo una decine di tappe a Palermo il 20 giugno, alla vigilia della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma, dopo aver toccato i principali porti dell’Adriatico e del Tirreno.
Edizione numero sette, stagione di “Sognando Itaca” che raddoppia l’itinerario costiero incrementando quindi la possibilità di far salire a bordo pazienti in cura ai vari Centro ematologici in Italia che rientrano sotto l’egida dell’Ail. Fiducia, sostegno, ascolto, emotività, maggior consapevolezza e concreto rafforzamento della soglia del dolore.: la vela, sostengono gli esperti, qui regala tali doti e prova soprattutto a sostenere il malato in un contesto che non parla di laboratori, analisi e cliniche ma di spazi, vento e libertà.
Alla guida della ciurma sociale permangono Giuseppe Navoni, presidente dell’Ail di Brescia (la sede ideatrice del progetto) e Luciano Galloni, lo skipper che coordina i lavori a bordo a fianco di pazienti, medici e infermieri. “Sognando Itaca” è un percorso avviato nel 2007 agendo a fianco dell’Oncologia medica di Brescia, la Fraglia Vela di Desenzano e il Circolo Vela Gargnano, ma è con Trieste che ha saputo sviluppare una speciale forma di collaborazione, fruendo dell’appoggio non solo della sezione locale dell’Ail guidata da Tiziana Benussi ma pure dello Yacht Club Adriaco, da qualche anno il “porto” inaugurale dell'avventura.
Triestina anche la testimonial di quest’anno: si chiama Ilaria Rochelli, giovane velista in campo Laser, categoria con cui ha conquistato i primi titoli italiani, arrivando in nazionale e navigando già verso rotte internazionali, quelle degli imminenti campionati europei e mondiali giovanili.
“Sognando Itaca” è inoltre una vetrina di quanto l’Ail crea, produce e supporta nell’arco dell’anno. A Trieste la “regata” sociale naviga tra le coordinate segnate dalla Clinica ematologica dell’ospedale Maggiore, contribuendo al sostegno psicologico, all’accoglienza, al materiale utile per ricercatori, medici e infermieri, e con ulteriori progetti in cantiere che mirano alla qualificazione del servizio accompagnamento e alla ristrutturazione di bagni e ambienti della sezione “trapianti”. Una battaglia che si combatte ogni giorno e che chiede anche essa sostegno: www.ailtrieste.it, info@ailtrieste.it, cell. 3276687305.
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