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Michael Fallon: «Guerra ai terroristi»

Il segretario alla Difesa britannico intervistato da Paolo Mieli

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GORIZIA. Troppo ghiotta l'occasione di avere Michael Fallon, segretario alla Difesa britannico, per evitargli uno sguardo sull'attualità. E Paolo Mieli, naturalmente, non se l'è lasciata sfuggire, pur collegandola alla Grande guerra.

Moderati da William Ward, Mieli e Fallon hanno conversato, al teatro Verdi di Gorizia, dopo il minuto di silenzio per il centenario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto. E dopo un excursus da Mieli tracciato sul ruolo del Regno Unito allora (ma non solo), il discorso s'è, appunto, allargato all'oggi e al mondo musulmano: «Vediamo una teocrazia, una perversione dell'ideologia islamica in Medio Oriente; una perversione, quella dell'Isis, che non conosce confini, limiti né riconosce alcuna autorità dello Stato ed è, inoltre, intollerante verso qualsiasi religione e forma culturale diversa dalla propria - ha affermato Fallon -. Ma sono fiero di poter affermare che Italia e Gran Bretagna fanno parte di una coalizione di 60 Stati che si impegnano per affrontare al meglio questa grave minaccia». E riguardo i 34 miliardi di euro (quasi il 2% del Pil) che la Gran Bretagna destina alla spesa militare contro i 19 miliardi di euro (l'1,2% del Pil) destinati dall'Italia alla stessa voce di bilancio, che Ward gli ha chiesto di commentare, «i Paesi devono vivere protetti da accordi internazionali - ha affermato Fallon - ma oggi ci troviamo ad affrontare una sfida all'ordinamento internazionale dovuta a una forma di terrorismo che non rispetta tale struttura di accordi. Abbiamo quindi tutto il diritto di usare i mezzi a nostra disposizione per cercare di ribaltare i “passi in avanti” che l'Isis ha fatto in questi anni non soltanto da un punto di vista militare ma anche a livello politico e ideologico. Dobbiamo essere pronti a impegnarci nel lungo termine come abbiamo visto che è stato possibile in Afghanistan, che ha una speranza in più per andare verso un futuro di pace. Noi abbiamo sempre devoluto una notevole fetta del nostro budget alla difesa: è una lezione che abbiamo tratto dalla storia».

Dopo la conversazione tra Mieli e Fallon, l'incontro al Verdi, realizzato in collaborazione con il Goethe Institut di Trieste, s'è concentrato sulla Grande guerra e ha visto per protagonisti, coordinati da Marco Cimmino, Gerhard Hirschfeld, Erwin Schmidl, Petra Svoljsak e Nicola Tranfaglia.

Alex Pessotto

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