Il pianoforte di Taverna al “Verdi” di Pordenone
PORDENONE. Ultimo appuntamento, domani alle 20.45, nel Teatro Verdi di Pordenone, con il progetto curato dal musicologo Piero Rattalino per il teatro, "Le variazioni pianistiche", avviato nell'ottobre...

PORDENONE. Ultimo appuntamento, domani alle 20.45, nel Teatro Verdi di Pordenone, con il progetto curato dal musicologo Piero Rattalino per il teatro, "Le variazioni pianistiche", avviato nell'ottobre scorso con il concerto di Ramin Bahrami e proseguito con altri cinque, progetto originale al punto che diventerà un audiolibro, pubblicato da Edizioni Ets di Pisa: conterrà infatti le sei prolusioni di Rattalino e una sintesi musicale delle sei serate, compresa l'ultima, appunto quella in calendario domani. Dedicata al "neoclassicismo", vedrà protagonista Alessandro Taverna, uno dei più interessanti pianisti della sua generazione.
Insignito dal presidente della Repubblica Napolitano del "Premio Sinopoli" per meriti artistici e per la sua carriera internazionale", veneziano di nascita, formatosi alla Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro, ha ben presto guadagnato i favori della critica mondiale esibendosi in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali. "We must make music together!" ha esclamato il direttore d'orchestra Lorin Maazel dopo aver ascoltato Taverna in un recital a New York, mentre il quotidiano britannico The Independent, quando Taverna ha eseguito il Primo Concerto per pianoforte di Chopin, ha scritto "Il pubblico, all'improvviso, è stato pervaso da una solenne bellezza: sono stati impeccabili minuti di intensa poesia!". Al Verdi porterà pagine musicali "insolite", in cui l'impressionismo di Dukas si alterna al linguaggio armonico di Reger.
Anche domani il concerto sarà preceduto dall’introduzione di Rattalino.
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