Dimostrare la sostenibilità non è affar semplice. Il concetto si è ormai sviluppato da tempo su una direttrice che va ben oltre la sola protezione dell’ecosistema terrestre. Un’azienda deve dimostrare la sostenibilità di tutte le sue scelte, rendendone conto non solo al Pianeta ma anche al contesto sociale in cui opera, ai propri dipendenti, agli azionisti, alle Istituzioni, ovvero a quelli che abbiamo imparato a definire “i propri stakeholder”.
E si tratta di scelte obbligate, non più emendabili, dalla normativa e che hanno una ripercussione diretta sul valore economico di un’azienda. La sostenibilità, insomma, è ormai un indice di valutazione della sua salute e della sua competitività sui mercati. Un valore che influenza il titolo azionario e che dirotta strategie finanziarie come le fusioni e le acquisizioni, per esempio.
Per questo, lo afferma una ricerca condotta da Schneider Electric e Canalys, il 75% delle proposte richieste dalle aziende clienti nel mercato ICT include uno specifico capitolo dedicato alla sostenibilità. E, a tutti i fornitori, soprattutto (ma non solo) quelli che propongono tecnologia, non basta agire da soli per ripensare la propria offerta così da ridurne l’impatto: devono curarne tutti gli aspetti lungo la catena di distribuzione.
La sostenibilità richiesta a tutti, dal fornitore al partner
Ciò significa che anche i partner di un vendor devono essere in grado di dimostrare concretamente la loro sostenibilità, per rispondere al mercato, ma anche per attrarre le nuove generazioni di lavoratori, che apprezzano un impegno concreto in questi termini. In un rapporto ormai invertito, in cui è il talento che sceglie l’azienda, mostrare il fianco a obiezioni su questi temi significa rischiare di avere ancora più difficoltà a reclutare nuove risorse. Altrettanto importante aiutare a diffondere le nuove competenze su un tema nuovo ma sempre più rilevante e per questo, per esempio, nel suo percorso formativo, Schneider Electric pone particolare attenzione ai temi di sostenibilità.
Ma non si tratta solo di incentivare la cultura della sostenibilità: il punto principale diventa poterla misurare in un’ottica di percorso evolutivo verso il raggiungimento di impatti Net Zero che fanno la differenza. Da queste considerazioni nasce l’esigenza per il vendor di inserire il concetto in ogni fase della trattativa commerciale. Fornitori e partner devono essere sempre in grado di misurare concretamente l’impatto di sostenibilità della proposizione agli occhi del cliente.
“Gli obiettivi ESG di sostenibilità ambientale, sociale e di governance sono da sempre per Schneider Electric una priorità che perseguiamo in ogni ambito applicativo. Dall’IT all’industria, mettiamo a disposizione strumenti e soluzioni tecnologiche che permettono di misurare e di raggiungere concretamente questo obiettivo. – afferma Silvia Olchini, Vice Presidente della divisione Secure Power di Schneider Electric. – In tutto questo hanno un ruolo fondamentale i nostri partner, grazie al loro supporto riusciamo a essere a fianco dei clienti e a dare concretezza al loro percorso “net zero”, parte integrante della nostra strategia”.

Sta al vendor supportare l’ecosistema di partner nell’affrontare le sfide del percorso verso la neutralità di emissioni e coglierne, parallelamente, le ricche opportunità, facendo della sostenibilità un fattore differenziante a livello di business.
Gli strumenti per costruire un percorso verso la sostenibilità, a partire dalla costruzione dell’offerta, sono diversi. Schneider Electric, per esempio, mette a disposizione best practice specifiche in tutti gli ambiti – dalla gestione dell’energia all’automazione –, servizi di consulenza, piattaforme e servizi digitali per l’analisi di dati e risultati, modelli di formazione particolari per elevare le competenze in merito, fino a valorizzare i partner che implementano soluzioni ad alto valore di sostenibilità. Con il nuovo programma MySchneider Rewards dedicato ai Partner IT, ad esempio, l’azienda valorizza in modo specifico i partner che enfatizzeranno il valore di sostenibilità della loro proposizione.
In questo modo, Schneider Electric crea un vero e proprio percorso di sostenibilità per i partner che si dimostreranno pronti a un’interlocuzione che vada incontro alle necessità di sostenibilità delle aziende clienti. Per supportarli, sta anche lanciando una “Scuola di Sostenibilità” dedicata. Nella fase iniziale si prevede un percorso formativo specifico sui temi della decarbonizzazione e sulle offerte tecnologiche sostenibili di Schneider Electric, ma nel corso dei mesi si prevedono ulteriori ampliamenti seguendo tre aree di intervento principali: strategia, digitalizzazione e decarbonizzazione.
“Supportiamo le imprese in un percorso che permetta di partire dalla definizione di obiettivi di sostenibilità che possano essere raggiunti per gradi, stabilendo delle priorità – aggiunge Silvia Olchini. -. Abbiamo voluto fornire una chiara guida agli operatori del settore IT, perchè crediamo che solo così sia possibile creare riferimenti concreti che nel tempo permettano di innovare, di aumentare l’efficienza e la sostenibilità, così da portare risultati nel lungo periodo”.
Le tre aree di intervento della strategia Schneider Electric
In particolare, con le azioni strategiche e proattive si vogliono aiutare clienti e Partner a definire le loro priorità di sostenibilità e a tradurle in un piano concreto, grazie a percorsi di assessment energetico, strumenti dedicati, servizi di consulenza.
La digitalizzazione dei processi si raggiunge, per esempio, con Schneider EcoStruxure, una piattaforma ideata per sfruttare il potere dei dati e ottenere report trasparenti sull’uso dell’energia, ottimizzare l’efficienza, l’operatività e la manutenzione con analisi predittive, risparmiando sui costi operativi.
Infine, la decarbonizzazione. Facendo leva sui quattro pilastri della decarbonizzazione, si può costruire insieme un futuro più green e sostenibile. Parliamo di elettrificare l’operatività con i servizi per la sostenibilità Schneider Electric, ridurre consumi e sprechi grazie ai prodotti Green Premium, sostituire fonti di energia fossili sfruttando le energie rinnovabili e coinvolgere l’intera catena del valore, con programmi di decarbonizzazione rivolti alla supply chain.