"Il futuro migliora". Nonostante la guerra, nonostante la pandemia, nonostante la recessione economica. Alla Italian Tech Week 140 speaker provenienti da tutto il mondo hanno spiegato che possiamo essere ottimisti, che c'è ancora spazio per nuove sfide. Per prendersi dei rischi. "Per fare sempre ciò che si teme di fare". Lo ha detto Simone Mancini, fondatore di Scalapay, una delle tante startup che ha impreziosito, con la sua storia, la più importante conferenza italiana sulla tecnologia che si è chiusa ieri a Torino.
IT Week 2022, Simone Mancini (Scalapay) e la frase simbolo degli startupper: "Fai sempre quello che temi di fare"

Non c'è da aver paura, insomma. E anzi si può "fallire con grazia", come ha spiegato Francesco Simoneschi, fondatore di Truelayer. Perché un imprenditore può sempre rialzarsi dopo un insuccesso. E costruire un'azienda nuova, migliore. E magari trasformarsi in "unicorno". Così si chiamano le startup che superano la valutazione di un miliardo di dollari. Sul palco di Italian Tech Week ne abbiamo visto uno, Satispay. L'italiano Alberto Dalmasso, uno dei suoi cofondatori, ha detto a Riccardo Luna, direttore del content hub Italian Tech e conduttore dell’evento: "Le startup fanno bene perché il capitale a rischio costringe chi ha meno di trent’anni a mettere tutto quello che ha nel progetto".

Anche John Elkann, amministratore delegato di Exor (che tramite Gedi è editore di Repubblica) ha annunciato ulteriori investimenti in startup: sono stati un miliardo in cinque anni per settanta giovani aziende che diventeranno cento nei prossimi mesi.
Servono idee, coraggio e un po’ di follia. Che poi è la ricetta di Massimo Moretti, fondatore di Wasp che vuole dare a ogni uomo una casa stampata in 3D a chilometro zero. Oppure quella di Mattia Barbarossa, 21 anni, che con il suo razzo low cost sogna di rivoluzionare la space economy. "Sono giorni difficili ma chi piange tutto il giorno non cambia nulla", ha detto Alec Ross, esperto di tecnologie ed ex senior advisor per l’innovazione di Hillary Clinton. "Bisogna tirare fuori il carattere italiano, legato all’innovazione e all’umanesimo".
IT Week 2022, Massimo Moretti (Wasp): "Il mio sogno: una casa per tutti stampata in 3D a Km 0"

In due giorni le cinquemila persone accorse alle Ogr di Torino hanno fatto il pieno di ispirazione: si è parlato di metaverso, gaming, Nft, intelligenza artificiale, computer quantistici e climate tech. Il commissario europeo al Mercato Interno, Thierry Breton è intervenuto sotto forma di ologramma. Il ministro ucraino, Mykhailo Fedorov, ha inviato un videomessaggio: "Se resistiamo alla Russia, è merito anche della tecnologia".
C’erano tutti: startupper, investitori, inventori hanno tenuto 14 masterclass per 450 partecipanti. Non c’era un posto libero, davanti ai quattro palchi. "C’è voglia di futuro", ha sintetizzato Riccardo Luna. "In un momento in cui la rassegnazione e il disimpegno sembrano dilagare, questa energia è l’antidoto di cui abbiamo bisogno".
IT Week 2022, Alec Ross: "La storia di Musixmatch insegna che in Italia deve essere premiato il merito, non il cognome importante"

L’evento era sold out, ma tutti hanno potuto seguirlo: cinque dirette contemporanee, 2 milioni di streaming, più di 140 video on demand. Un flusso continuo di immagini che ci accompagnerà a lungo. Fino alla prossima Italian Tech Week, esattamente tra un anno, alla fine di settembre 2023.