Nella quarta puntata di “Progresso e pregiudizio” andremo ad approfondire la storia di questa rivoluzionaria scoperta.
Il primo antibiotico, la penicillina, fu scoperto meno di 100 anni fa grazie allo scienziato Alexander Fleming e a un fortunato caso. Nell’agosto del 1928, di ritorno dalle vacanze Fleming, medico e biologo britannico, controllò alcuni dei suoi vetrini contenenti colonie di batteri e si accorse che una di queste era coperta di muffa. Notò con sorpresa che attorno a questa la colonia aveva smesso di proliferare e capì che la muffa produceva delle sostanze in grado di fermare la crescita dei batteri. Negli anni successivi riuscì a isolarne il principio attivo: nacque la penicillina, dal nome della muffa che la produceva, la “Penicillium notatum”.
Dopo i primi esperimenti, nel 1941 cominciò la somministrazione all’uomo, che ottenne incoraggianti risultati: la penicillina bloccava le infezioni della pelle, le polmoniti, le meningiti e le setticemie, le infezioni intestinali gravi che fino ad allora erano causa di morte.
Nonostante il grande successo però anche questa grande scoperta dovette fare i conti con problematiche e pregiudizi.
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