Oggi Amazon ha pubblicato il suo terzo Rapporto sulla protezione dei marchi, una disamina approfondita delle misure adottate dall'azienda per proteggere i marchi venduti nel suo Store e, in questo modo, accrescere la fiducia dei suoi clienti. Nel 2022 l’azienda ha intensificato gli sforzi per la protezione del marchio, con investimenti per 1,2 miliardi di dollari in tecnologie avanzate e oltre 15.000 professionisti, tra cui specialisti di machine learning, sviluppatori di software e investigatori esperti. Amazon punta su quattro aree principali che contribuiscono a una maggiore protezione dei marchi: un impegno proattivo costante ed efficace per proteggere lo Store, strumenti all'avanguardia che permettono ai titolari dei diritti di collaborare con Amazon per proteggere meglio i loro marchi, un’accresciuta capacità di riconoscere e perseguire i responsabili e una migliore protezione ed educazione dei clienti.
Ecco alcuni dei risultati raggiunti nel 2022:
- I metodi di verifica dei venditori di Amazon, come la video chat e il machine learning, hanno ridotto i tentativi di aprire nuovi account di vendita potenzialmente a rischio: erano 6 milioni nel 2020, sono stati 800 mila nel 2022.
- I programmi di protezione dei marchi e le tecnologie automatizzate di Amazon hanno ridotto il numero di segnalazioni di violazioni di oltre il 35% nel 2022, anche se nel frattempo il negozio e i prodotti offerti sono cresciuti.
- La Counterfeit Crime Unit di Amazon e le collaborazioni con i marchi e le forze dell'ordine hanno portato a denunciare o indagare oltre 1.300 contraffattori e a sequestrare e smaltire oltre 6 milioni di prodotti contraffatti nel 2022, proteggendo così marchi e clienti.
- Amazon ha collaborato con la Camera di Commercio degli Stati Uniti e con la U.S. Customs e la U.S. Customs and Border Protection per informare oltre 70 milioni di consumatori su come evitare le contraffazioni e i loro rischi.
-
Siamo stati in un magazzino Amazon nel giorno del Black Friday. Ecco cosa succede
In un'intervista video, Anna Dalla Val, direttore delle relazioni globali con i marchi di Amazon, spiega che "il compito è semplice: vogliamo rendere più facile per i venditori onesti entrare nel nostro negozio, e al contempo rendere impossibile per i malintenzionati fare lo stesso". "Questo è un problema globale che richiede una reale collaborazione tra marchi, forze dell'ordine e clienti. Il nostro obiettivo non è solo quello di impedire a questi soggetti di entrare nel nostro negozio, ma piuttosto di impedire loro di vendere ovunque, ed è per questo che è fondamentale individuarne le responsabilità", ha aggiunto.
La contraffazione è un problema serio, che costa all'Italia miliardi di euro ogni anno. Colpisce molti settori, come l'elettronica, la moda, le telecomunicazioni e altri. Danneggia l'integrità dei marchi, gli investimenti nel marketing, la reputazione online e la sicurezza informatica delle imprese che operano nella legalità. Danneggia anche i consumatori, che possono trovarsi ad acquistare prodotti falsi o pericolosi. Solo nel 2019, la contraffazione del vino è costata all'Italia 300 milioni di euro. Il commercio di beni contraffatti e la violazione dei diritti di proprietà intellettuale italiani nel mondo hanno comportato una perdita di entrate pubbliche in Italia pari a 10 miliardi di euro, ovvero lo 0,6% del PIL italiano. E la contraffazione incide anche sull'occupazione, sull'innovazione, sulla salute e sulla sicurezza delle imprese e dei consumatori italiani.
Ecco perché in Italia, la collaborazione con lo Stato è così importante e si concretizza in due iniziative. Una è la collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel 2021 ha portato all’accordo per la tutela del Made in Italy agroalimentare su Amazon che ha reso l’Italia il primo Paese al mondo in cui le istituzioni hanno siglato un Memorandum di intesa con l’azienda di Seattle per proteggere i marchi di origine, tutelare i consumatori e le imprese e prevenire la contraffazione agroalimentare. La sinergia con il Ministero dell’Interno ha invece portato alla creazione, nel 2022, del Progetto FATA From Awareness To Action, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione pubblico-privato per combattere una crescente interconnessione di schemi criminali e un sempre più stretto legame della contraffazione con frodi, reati economico-finanziari e reati informatici.
Visto che si parla tanto di Intelligenza Artificiale in questo momento, volevo capire che ruolo potrebbe avere questa tecnologia sia nel fermare le contraffazioni sia nell'aiutare i malintenzionati. Dalla Val spiega che i criminali hanno accesso anche all'intelligenza artificiale. Il loro modus operandi cambia e si adatta rapidamente. Ad esempio, grazie all'intelligenza artificiale, Amazon è in grado di identificare l'uso di marchi commerciali nelle inserzioni e nelle descrizioni dei prodotti. Così i malintenzionati hanno rimosso queste parole chiave e hanno cominciato a utilizzare i loghi. Ma oggi Amazon sta affinando la sua capacità di identificare i loghi che violano altri diritti di proprietà intellettuale, e i criminali sono in difficoltà. Il progresso della tecnologia potrà permettere ad Amazon e ad altri soggetti che combattono la contraffazione di essere sempre un passo avanti ai criminali.
La contraffazione non riguarda solo i marchi, ma ha un impatto sociale negativo a vari livelli: colpisce l'ambiente, i lavoratori, i consumatori e la società nel suo complesso.
In un momento in cui la sostenibilità è finalmente al centro dell'attenzione, è fondamentale sottolineare come la contraffazione contribuisca al degrado ambientale producendo rifiuti, inquinamento ed emissioni di gas serra. I prodotti contraffatti sono spesso realizzati con materiali e processi inferiori agli standard e non conformi agli standard o alle normative ambientali. Inoltre, hanno una durata di vita più breve e quindi è più probabile che finiscano in discarica o negli inceneritori.

L'impatto umano è enorme: la contraffazione sfrutta i lavoratori esponendoli spesso a condizioni di lavoro insicure e malsane. I contraffattori spesso impiegano lavoro minorile, lavoro forzato, traffico di esseri umani e altre forme di schiavitù moderna. Inoltre, pagano salari bassi, evitano le tasse e i contributi sociali e violano i diritti e gli standard del lavoro.
Infine, anche se i consumatori sono disposti a ignorare tutti questi aspetti, la contraffazione li mette direttamente in pericolo esponendoli a prodotti che possono causare danni o addirittura la morte. I prodotti contraffatti possono contenere sostanze nocive, mancare di controlli di qualità, non soddisfare i requisiti di sicurezza o avere prestazioni scadenti. Questo vale soprattutto per medicinali, alimenti, cosmetici, giocattoli, elettronica e componenti automobilistici.
Così, se Amazon vuole davvero essere l'azienda al mondo più centrata sul cliente, l’impegno contro la contraffazione è imprescindibile.