I numeri parlano chiaro: i social media stanno diventando una fonte sempre più importante di clienti per i venditori online, secondo i dati mondiali del Salesforce Shopping Index. Nel secondo trimestre del 2021, quasi un decimo (8.9%) delle visite ai siti di ecommerce proveniva da una piattaforma di social media. Questa quota è aumentata costantemente negli ultimi due anni ed è aumentata dal 6.6% nel terzo trimestre del 2019. È probabile che questa quota aumenti ulteriormente se si include il ruolo delle piattaforme del “dark social”.
Incidenza ancora più elevata per il traffico da smartphone e tablet. Per le visite ai siti ecommerce da tablet, il 16% proveniva da una piattaforma di social media, più del doppio del livello del terzo trimestre 2019. Per gli smartphone, l'11.6% del traffico proviene dai social media.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati di Salesforce, che si basano sull’analisi di più di 2mila siti di ecommerce, 1 miliardo di acquirenti, che hanno effettuato 29 miliardi di visite ai siti di ecommerce, alla fine del secondo trimestre di quest’anno, complessivamente le visite dai social ai siti di commercio elettronico sono state il 13.5 per cento. Nei primi sei mesi del 2021 le visite da smartphone hanno superato quelle da tablet. Marginali le visite da desktop.
Il social commerce è cresciuto in importanza negli ultimi due anni, con Facebook, Instagram, Pinterest, Snapchat, TikTok e YouTube tutti in competizione. Anche i brand stanno riconoscendo questa opportunità, con influencer e contenuti livestream che sono modi popolari per attirare il pubblico.
Tuttavia, il costo della pubblicità sui social media e sull'e-commerce sta aumentando rapidamente e questo potrebbe essere una sfida per gli inserzionisti che vendono online. Questa è una sfida particolarmente intensa in prospettiva in quanto l'ecommerce diventa più competitivo. Man mano che i marketer investono di più, sarà anche fondamentale ripensare al ruolo del proprio brand nel commercio digitale.