In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
Futuro prossimo

Robot, realtà aumentata, design sostenibile: così Apple nel 2030 sarà a emissioni zero

Robot, realtà aumentata, design sostenibile: così Apple nel 2030 sarà a emissioni zero
Nel nuovo report ambientale dell'azienda di Cupertino l'obiettivo per i prossimi otto anni è la carbon neutrality anche per la catena di produzione. Una sfida ardua ma non impossibile, che Tim Cook conta di vincere grazie anche a Daisy, il sistema automatizzato per riciclare gli iPhone attivo in Olanda
3 minuti di lettura

113 pagine, una quantità imponente di dati, le certificazioni di enti terzi come Nsai, IqNet, Fraunhofer. Il rapporto sull’ambiente di Apple pubblicato in vista della Giornata della Terra 2023 è, come già gli altri anni, il più ricco e dettagliato tra quelli che le varie aziende tech presentano al pubblico e agli investitori. Il primo dato è che l’azienda di Cupertino ha raggiunto la carbon neutrality per le sue emissioni aziendali e ha ridotto le emissioni della filiera del 45% rispetto al 2015, ma più importante ancora è l’obiettivo: emissioni zero totali entro il 2030, anche per la filiera di produzione. Una "sfida immensa", per usare le parole del Ceo Tim Cook, che l’azienda conta di vincere adottando una strategia basata su tre pilastri: cambiamento climatico, risorse e chimica più intelligente. 

Riciclare

Il riciclo gioca un ruolo fondamentale: nei prodotti come negli imballaggi, che sono realizzati con materiali da catene di approvvigionamento circolari che utilizzano contenuti riciclati e risorse rinnovabili. Ma Apple vuole andare oltre e raggiungere l'indipendenza dalle risorse estrattive. Nel 2022, ad esempio, ha ampliato l'uso di metalli riciclati e ora più di due terzi di tutto l'alluminio, quasi tre quarti di tutte le terre rare e più del 95% di tutto il tungsteno nei prodotti della Mela provengono da materiale riciclato al 100%.

"Dai materiali riciclati dei nostri prodotti all'energia pulita che alimenta le nostre attività, il nostro impegno ambientale è parte integrante di tutto ciò che produciamo e di ciò che siamo”, ha dichiarato Tim Cook.

"La nostra ambizione di utilizzare un giorno il 100% di materiali riciclati e rinnovabili nei nostri prodotti va di pari passo con Apple 2030, il nostro obiettivo di ottenere prodotti carbon neutral entro il 2030", ha dichiarato Lisa Jackson, vice president Environment, Policy, and Social Initiatives di Apple. "Stiamo lavorando per raggiungere entrambi gli obiettivi e, nel farlo, stiamo facendo progredire l'innovazione in tutto il nostro settore".

Daisy e i suoi fratelli

Per questo, a Breda in Olanda c’è Daisy, il robot per lo smontaggio degli iPhone, che consente di recuperare cobalto, litio e altri materiali. Dal 2019, Apple stima che oltre 11.000 kg di cobalto siano stati recuperati da Daisy e immessi nel mercato secondario. Daisy è in grado di disassemblare da 15 a 23 modelli di iPhone, e processare 1,2 milioni di apparecchi l'anno: da una tonnellata metrica di schede logiche principali, flex e moduli fotocamera dell'iPhone recuperati da Daisy è possibile recuperare la stessa quantità di oro e rame di oltre 2000 tonnellate metriche di roccia estratta. 

Ma è solo un esempio: in Cina, presso un partner di Apple, opera il robot Dave, che contribuisce ad accelerare il recupero degli elementi di terre rare smontando i Taptic Engine. E poi c’è Taz, progettata per recuperare i moduli contenenti magneti di terre rare che di solito vanno persi nei trituratori convenzionali. Tutti i progetti dei robot di Apple sono disponibili gratuitamente in open source per chiunque voglia costruirli, adattandoli ad altri modelli e dispositivi. 

Nella transizione verso contenuti riciclati e rinnovabili, Apple ha dato priorità a 14 materiali in base all’impatto in termini ambientali, di diritti umani e di fornitura: alluminio, cobalto, rame, vetro, oro, litio, carta, plastica, elementi di terre rare, acciaio, tantalio, stagno, tungsteno e zinco. Nel 2022 circa il 20% dei materiali utilizzati nei prodotti della Mela proveniva da fonti riciclate o rinnovabili. 

Verso il 2025

Nel 2022 un quarto di tutto il cobalto presente nei prodotti Apple proveniva da materiale riciclato, rispetto al 13% dell'anno precedente. Il cobalto è un materiale fondamentale per le batterie utilizzate nella maggior parte dei dispositivi elettronici di consumo; nel caso di Apple viene impegato in iPhone, iPad, Apple Watch, MacBook e svariati altri prodotti.

L'utilizzo di elementi di terre rare 100% riciclate certificate è passato dal 45% del 2021 al 73% del 2022. Da quando ha introdotto per la prima volta le terre rare riciclate nel Taptic Engine dell'iPhone 11, Apple ha esteso l'uso di questo materiale a tutti i suoi dispositivi, compresi i magneti presenti negli ultimi modelli di iPhone, iPad, Apple Watch, MacBook e Mac. 

Entro il 2025, inoltre, tutti i circuiti stampati progettati da Apple utilizzeranno placcature in oro 100% riciclato certificato. L'iPhone 13 è stato il primo ad adoperare solo oro riciclato nella placcatura della scheda logica principale, poi Apple ha esteso l'uso di questo materiale ad altri componenti e prodotti, come i connettori della fotocamera dell’iPhone 14 e i circuiti stampati di iPad, Apple Watch, AirPods Pro, MacBook Pro, Mac mini e HomePod. 

Entro il 2025, l'azienda utilizzerà saldature di stagno 100% riciclato in tutti i circuiti stampati rigidi e flessibili. Già lo scorso anno il 38% dello stagno usato proveniva da fonti riciclate. 

Innovazione pulita

Tim Cook ha espresso più volte il suo interesse per la realtà aumentata. In attesa del visore che dovrebbe essere presentato a giugno, un’applicazione concreta dell’AR è proprio nelle operazioni di smontaggio di dispositivi come MacBook e iPad in vista del riciclo: Apple sta fornendo ai partner dei sistemi di realtà aumentata basati su lavagne luminose che proiettano le istruzioni direttamente sulla superficie di lavoro, per rendere più semplici le operazioni.

L'innovazione ha anche permesso di fare progressi verso un altro degli obiettivi di Apple per il 2025: eliminare la plastica dagli imballaggi. Lo sviluppo di alternative in fibra per componenti come pellicole per schermi, involucri e imbottiture ha contribuito a evitare oltre 1.100 tonnellate di plastica e oltre 2.400 tonnellate di anidride carbonica. Per affrontare il restante 4% di plastica negli imballaggi, Apple sta lavorando a metodi innovativi per sostituire le etichette, la laminazione e altri piccoli utilizzi.

Progettare per il futuro

L’impegno di Apple nel far avanzare la ricerca e lo sviluppo di nuovi metodi di disassemblaggio e riciclo a fine vita ha contribuito a rendere possibile questi progressi. Ma l’attenzione per il recupero e il riciclo comincia fin dalla progettazione di un prodotto. facendo in modo che consumi poco, che sia robusto, che sia aggiornabile a lungo e anche introducendo programmi come il trade-In, che ha permesso nell'anno fiscale 2022 di riutilizzare 12,1 milioni di dispositivi e accessori.