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Cosa sono le chiamate VoWiFi e perché rischiano di essere una novità azzoppata

Cosa sono le chiamate VoWiFi e perché rischiano di essere una novità azzoppata
Lanciate da Tim e WindTre per chiamare e ricevere col proprio numero (ma solo su pochi modelli supportati) anche dove non c’è copertura tradizionale passando da un hotspot wireless. Che però dev’essere per forza dell’operatore mobile
 
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Si chiama VoWiFi e significa “voice over Wi-Fi”. Arriva finalmente in Italia grazie a Tim, WindTre (e il suo brand low cost Very Mobile) ed è una tecnologia che consente di effettuare e ricevere chiamate telefoniche passando da un hotspot Wi-Fi a cui il telefono è connesso sfruttando internet e non tramite la connessione dati fornita dagli operatori del VoLte, cioè del “voice over Lte”.

Potenzialmente un bell’aggiornamento considerati i moltissimi luoghi dove la copertura tradizionale non è ottimale - capannoni, seminterrati, edifici con mura particolarmente spesse, cantine, garage e così via - e invece disponiamo appunto di una rete Wi-Fi. Certamente in quelle situazioni si possono utilizzare senza problemi le chiamate via WhatsApp, Telegram, FaceTime e con le decine di altre app di messaggistica e videoconferenza. Ma volendo impiegare il proprio numero mobile, o magari se si aspettano chiamate verso di esso, è (sarebbe, e capirete a breve perché il condizionale) un ottimo completamento dell’offerta.

Come funziona il VoWi-Fi

Attenzione però: non vanno bene tutti gli hotspot. Cioè non basta disporre di una rete Wi-Fi qualsiasi. WindTre, ad esempio, ha appena lanciato il WiFi Calling (si chiama anche così e l’azienda è stata la prima a sperimentarla in Italia) per effettuare e ricevere chiamate vocali appunto in assenza di segnale mobile esclusivamente tramite una rete Wi-Fi di WindTre. Un limite enorme che rischia di rendere la novità sostanzialmente inutile anche a chi disponga dei (pochissimi) modelli al momento supportati. La funzionalità - secondo ostacolo - è infatti al momento riservata a Samsung Galaxy S22 e Xiaomi 12 Pro ma nei prossimi mesi sarà estesa a più dispositivi. Altre cose da sapere: non occorre impostare alcunché né scaricare applicazioni, ovviamente non si paga e la telefonata dovrebbe passare senza problemi dalla copertura tradizionale a quella Wi-Fi.

Le ragioni dei limiti di connettività Wi-Fi

Il limite fondamentale riguarda la necessità di tracciare - in termini di metadati, ovviamente, e in caso di richiesta dell’autorità giudiziaria anche di intercettare - le chiamate in partenza e in arrivo dalla propria rete. Se questo è scontato dalle proprie stazioni radio base ed esiste un sistema di interscambio e tracciamento ben strutturato nel roaming classico fra operatori, per le chiamate via IP è tutto più complesso. Per questo, al momento e in assenza di novità legislative, il Wi-Fi calling può avvenire solo se la rete wireless che abbiamo a disposizione in un certo momento proviene da un router dello stesso operatore mobile. Difficile che possa essere messo in piedi in breve tempo un sistema di interscambio e controllo paragonabile a quello che orchestra gli agganci sulle celle telefoniche tradizionali.

Dopo l’annuncio di WindTre è arrivato anche quello di Tim: il servizio, anche in questo caso gratuito, si chiama Voce Wi-Fi e anche in questo caso è disponibile solo col Wi-Fi del gruppo: “Per usufruire del servizio Voce Wi-Fi sarà sufficiente che i clienti mobili Tim siano connessi al Wi-Fi di un qualsiasi hotspot Tim consumer, fibra (fttc, ftth) o Adsl - spiega una nota dell’azienda - non occorre scaricare alcuna app o attivare un’offerta dedicata; il servizio utilizza la tecnologia standard Voice over Wi-Fi (voWiFi), comunemente chiamata Wi-Fi Calling, basata su VoIP”.

In questo caso i device compatibili al lancio del servizio sono i più recenti Samsung della gamma S22, Xiaomi della Serie 12 e gli Oppo A17 e anche in questo caso nelle prossime settimane arriveranno altri brand, fra cui evidentemente Apple. 

 

La differenza fra VoWiFi, VoLte e VoIP

Facciamo un po’ d’ordine, per concludere, fra le diverse tecnologie. VoWiFi e VoLte sono assimilabili: i dati vengono trasmessi tramite internet in entrambi i casi. Ma nel primo le chiamate vengono instradate esclusivamente su una rete wireless indipendente dall’operatore (in teoria, come abbiamo visto in Italia non può per ora andare così), nel secondo invece tramite la rete internet mobile fornita dall’operatore, per cui se non c’è segnale la chiamata non può passare né arrivare. È sempre l’operatore a gestire la comunicazione. Il VoIP è ancora un’altra tecnologia: consente di impiegare una qualsiasi connessione a internet, indifferentemente wireless o mobile, per eseguire chiamate tramite specifiche applicazioni. E dunque in alcun modo VoIP è collegata all’operatore che utilizziamo sullo smartphone.