BOLOGNA - Quella di Musixmatch è una bella storia, tutta bolognese, conosciuta quasi più all’estero che in Italia. Dai nuovissimi uffici in via San Vitale, proprio sotto le Due Torri medievali simbolo del capoluogo emiliano, l’ormai ex start up fondata da Max Ciociola fa cantare oggi più di 30 milioni di persone in tutto il mondo facendo apparire in tempo reale i testi delle canzoni su cellulari, tablet e computer, grazie a un’intuizione avuta all’inizio del 2010.
Ora la sua creatura punta ancora più in alto, grazie a un accordo stretto con Spotify, il colosso svedese della musica in streaming con 65 milioni di utenti in tutto il mondo, che nella sua nuova versione integra al suo interno le funzioni dell’app bolognese, facendo apparire con un clic il testo della canzone che si sta ascoltando. Una specie di “karaoke 2.0” semplice e immediato che farà sicuramente crescere il numero di utenti dell’app accorciando i tempi degli ambiziosi piani di crescita di Musixmatch.
“Vogliamo arrivare a 100 milioni di utenti nel giro di 2/3 anni – spiega il fondatore, Massimo “Max” Ciociola, arrivato a Bologna dalla Puglia – Adesso siamo in 38 persone ma continuiamo a cercare sviluppatori e ingegneri per migliorare sempre meglio la nostra ricerca. Questo accordo permette di creare un’esperienza completamente nuova: prima i testi si cercavano su Google o su siti pirata, ora invece basterà premere un bottone per averli tutti a disposizione”.
Quella di Musixmatch è un’avventura in cui molti hanno creduto, oltre naturalmente ai fondatori. Nell’ultimo anno infatti nuovi soci si sono aggiunti a quelli storici permettendo all’azienda di raccogliere oltre 5 milioni di euro di nuovi fondi. Tra questi il fondo Vc P101, il fondo Vc United Ventures e altri, indipendenti, come Paolo Basilico di Kairos Partner e Roberto Condulmari, ex sempre di Kairos. Con questi è anche cambiato il cda, che ha visto l’ingresso, tra gli altri, di Denzyl Feigelson, consulente musicale di Apple da più di 20 anni.
Ora la sua creatura punta ancora più in alto, grazie a un accordo stretto con Spotify, il colosso svedese della musica in streaming con 65 milioni di utenti in tutto il mondo, che nella sua nuova versione integra al suo interno le funzioni dell’app bolognese, facendo apparire con un clic il testo della canzone che si sta ascoltando. Una specie di “karaoke 2.0” semplice e immediato che farà sicuramente crescere il numero di utenti dell’app accorciando i tempi degli ambiziosi piani di crescita di Musixmatch.
“Vogliamo arrivare a 100 milioni di utenti nel giro di 2/3 anni – spiega il fondatore, Massimo “Max” Ciociola, arrivato a Bologna dalla Puglia – Adesso siamo in 38 persone ma continuiamo a cercare sviluppatori e ingegneri per migliorare sempre meglio la nostra ricerca. Questo accordo permette di creare un’esperienza completamente nuova: prima i testi si cercavano su Google o su siti pirata, ora invece basterà premere un bottone per averli tutti a disposizione”.
Quella di Musixmatch è un’avventura in cui molti hanno creduto, oltre naturalmente ai fondatori. Nell’ultimo anno infatti nuovi soci si sono aggiunti a quelli storici permettendo all’azienda di raccogliere oltre 5 milioni di euro di nuovi fondi. Tra questi il fondo Vc P101, il fondo Vc United Ventures e altri, indipendenti, come Paolo Basilico di Kairos Partner e Roberto Condulmari, ex sempre di Kairos. Con questi è anche cambiato il cda, che ha visto l’ingresso, tra gli altri, di Denzyl Feigelson, consulente musicale di Apple da più di 20 anni.