Triestina Calcio, settimana decisiva per definire le prime scelte
Il comunicato del presidente Giacomini ha messo a tacere i rumors sugli assetti societari. Ora spetta a lui chiudere latrattativa con il dg Salvini e decidere sul mister
Antonello Rodio
TRIESTE. Il comunicato di sabato firmato da Simone Giacomini ha messo alcuni punti fermi sull’immediato futuro alabardato. Il presidente della Triestina ha innanzitutto assicurato che non ci saranno problemi per quanto riguarda l’iscrizione della squadra, ma ha fatto anche chiaramente intendere che non ci saranno novità sull’assetto societario. Ha escluso qualsiasi ruolo in società per il produttore cinematografico Alessandro Di Paolo, pur chiarendo che è un suo amico e socio in altre società non inerenti al calcio. Insomma Giacomini ha ribadito quel che aveva fatto intendere subito dopo la partita di andata dei play-out, ovvero che al timone della società alabardata resta solo lui e che non ha dubbi sul proseguire questa avventura. Ma adesso deve arrivare anche il momento delle prime decisioni da parte della società. È vero che c’è tempo per programmare la stagione, ma non bisogna sprecarlo e alcune scelte devono essere fatte subito. A questo riguardo rincuorano le indiscrezioni sui primi incontri positivi con Ernesto Salvini, ex direttore generale del Frosinone dei miracoli e poi reduce da un’esperienza a Siena. Talmente positivi che già questa settimana il dirigente dovrebbe essere a Trieste per formalizzare il rapporto. Nessuno scorda che al momento in quella casella, con ancora due anni di contratto, fino a comunicazioni da parte della società c’è ancora Giancarlo Romairone. È sicuro che qualche mossa per trovare una soluzione sull’addio del dg è già stata fatta. Ed è ancora presto per sapere se nell’eventualità fosse confermata la nomina di Salvini, ci possa essere spazio anche per un direttore sportivo, oppure se l’ex Frosinone si avvarrà solamente di un paio di collaboratori e sarà comunque il riferimento come uomo mercato. Perché poi andranno prese subito alcune decisioni importanti, a partire da quella dell’allenatore. Dopo la partita di Seregno era affiorata chiara l’intenzione di confermare Gentilini in panchina, una soluzione che il mister merita, che sarebbe ben vista dai tifosi e che è anche regolata da un contratto ottenuto con la salvvezza. Ma al contempo non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale a riguardo, anzi sono via via emersi rumors su altri nomi papabili per la panchina. Poi, in connubio con il tecnico vanno prese le prime decisioni sulla rosa: vanno riscattati i giocatori in prestito che interessano, come Celeghin, Tavernelli e Matosevic, discutere su un possibile nuovo prestito per Piacentini, gestire i vari rientri alla base di giocatori che probabilmente non interessano più, discutere di eventuali potenziali rinnovi come quello di Crimi, ma anche trovare soluzioni per calciatori sotto contratto di cui si vorrebbe fare a meno la prossima stagione.
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