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La Triestina calcio funziona, la rete di Mbakogu vale un pari stretto contro il Vicenza

Applausi dei tifosi tornati al Rocco per un derby intenso con il Vicenza che passa con il bomber Ferrari ma viene raggiunto da un colpo di testa del nigeriano

Ciro Esposito
Aggiornato 2 minuti di lettura

TRIESTE. Il Rocco finalmente ha potuto rivivere un derby vero. Tifosi nelle due curve, qualche centinaio in più del solito in tribuna e soprattutto due squadre che in campo non si sono tirate indietro. Anzi sono stati gli alabardati i più intensi, concentrati e intraprendenti tanto da mettere più volte alle corde un Vicenza che sta tanto più in su in classifica ma con meno fame.

Ai punti questa Triestina avrebbe meritato qualcosina di più per il volume di gioco espresso soprattutto nel primo tempo. Ma poiché il calcio non è la boxe e bisogna segnare (e non fare errori difensivi specie su corner) c’è da essere ottimisti per il pareggio ottenuto in rimonta. Era successo anche a Meda tre giorni fa ma contro il Vicenza è stato più difficile visto lo spessore dell’avversario pur sbiadito soprattutto in difesa. Il primo gol di Mbakogu con la corsa liberatoria e questo pareggio sono il segnale tangibile che l’Unione è diventata un collettivo e si giocherà la salvezza fino in fondo. La prestazione è stata di spessore, il punticino serve a poco ma dà continuità e va bene così. Perché dopo aver attaccato per mezz’ora la rete del vantaggio berico di bomber Ferrari poteva tagliare le gambe ai ragazzi di Gentilini e così non è stato. Il pubblico ha riabbracciato l’Unione anche se resta un pizzico di amaro in bocca per l’esito finale e anche per l’infortunio (stiramento) che terrà fuori per un po’ una pedina decisiva come Enrico Celeghin.

Partenza forte

Gentilini fa un minimo di turnover rispetto a tre giorni fa. Rientra Rocchetti a sinistra e Tavernelli prende il posto di Pezzella. Ma la struttura della squadra è quella collaudata ed è subito pronta ad aggredire alta i vicentini guidati dal nuovo allenatore ed ex alabardato Thomassen. I talentuosi ma leziosi Ronaldo e Greco vanno in affanno sulle uscite di Celeghin e soprattutto di Gori. E poi davanti Tavernelli è ispirato ma dopo 1’ e qualche secondo tira alto da buona posizione. Il trequartista si ripete all’8’ raccogliendo al volo un cross di Rocchetti mentre sempre sulla sua stoccata (su assist di Mbakogu) al 16’ è il portiere a metterci una pezza.

Lo svantaggio

Insomma l’Unione padrona del campo crea 4-5 occasioni ma, come le capita spesso, non concretizza. Il Vicenza, anche se alle corde, ha alcuni elementi di spessore. Uno di questi e il centravanti Ferrari che al 26’ sfrutta un tentennamento di Piacentin per piazzare la zuccata vincente.

La reazione

L’Unione resta tramortita solo per un paio di minuti poi continua la sua manovra come non fosse successo nulla. Un diagonale di Paganini sfila davanti alla porta mentre su una bordata di Dalmonte è Matosevic a salire in cattedra. È l’unica chance costruita dal Vicenza davvero poco per chi ha l’ambizione di salire in B.

La continuità

La Triestina invece, con un obiettivo salvezza in testa, non si rilassa. E anche nella ripresa i padroni di casa partono con piglio sospinti dalla Furlan e anche dal cambio più offensivo Germano-Tessiore. Il ritmo non è quello dei primi 45’ ma è sufficiente a mettere in costante apprensione il sistema difensivo degli ospiti. Malomo e compagni collezionano calci d’angolo in serie. E proprio da corner nasce l’azione del pareggio con Tavernelli che trova un pertugio a destra e sul cross Mbakogu trova lo stacco vincente con palla nell’angolino. È il giusto premio per un giocatore che lotta e si fa valere anche se in area è balbettante.

Il finale

Cambi da una parte e dell’altra. L’ultimo brivido e per un colpo di testa sballato di Ferrari mentre si ferma Celeghin che esce a spalla. Un vero peccato ma succede. La Triestina non è arrembante ma nel finale dà la sensazione di essere superiore all’avversario sempre più pasticcione ma non trova la stoccata. Poi tutti a prendersi gli applausi della curva. La Triestina c’è e non sembra aver intenzione di mollare. Dopo la trasferta di Lecco comincia il ciclo degli scontri diretti. Quello sarà il momento chiave per arrivare ai play-out. L’Unione, con la verve di questo derby, è in corsa.

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