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Calcio Fvg, Juventina a rilento: «La squadra deve crescere»

I biancorossi di Sepulcri continuano a fare troppa fatica, ma pesa la sfortuna. Intanto la Pro Gorizia si gode il -2 dalla vetta: «Abbiamo una rosa competitiva»

Marco Bisiach
2 minuti di lettura

GORIZIA. La Juventina cade ancora nel derby, con un rapporto con la dea bendata che in questo inizio di stagione si conferma piuttosto conflittuale. Dal canto suo la Pro Gorizia trova la forza e il colpo di reni per vincere all’ultimo respiro, raccontando una volta di più di avere le carte in regola per una stagione di vertice.

Ancora un turno di campionato dalle sensazioni opposte, per biancorossi e biancoazzurri goriziani, che dopo quattro giornate di Eccellenza si trovano a vivere situazioni differenti anche in classifica: la Pro a due punti dalla vetta, la Juventina, per quel che conta in questo momento, tre punto sopra l’ultimo posto.

La squadra di Nicola Sepulcri ha giocato sul “neutro” di Mossa il derby della minoranza slovena contro il Kras Repen, e ne è uscita sconfitta per 2-0, in circostanze ancora una volta particolari, tanto da rendere complicata anche un’analisi degli eventi. La Juventina ha giocato un ampia fetta di partita in inferiorità numerica, dopo l’espulsione di Gregoris in seguito ad una lettura decisamente contestata dell’arbitro, “reo” di non aver fischiato un fuorigioco segnalato invece dal guardalinee. E così il Kras è diventato strada facendo una montagna da scalare.

«Una cosa è certa, c’è più di qualcosa da sistemare, e dobbiamo crescere, possibilmente in fretta – dice il tecnico della Juventina Nicola Sepulcri –. Però, e questa non vuol essere una scusante, dobbiamo anche dire che in questo momento ci sta succedendo un po’ di tutto, non siamo fortunati. Non siamo brillanti, ma nemmeno così disastrosi da perdere ogni domenica con un paio di gol di scarto».

Contro il Kras Repen i segnali positivi sono legati ad una generale crescita nella condizione fisica, con la Juventina che ha attaccato e creato più degli avversari nel finale, ma non sono arrivati i gol: ed è la terza giornata di fila. Gol che invece sono giunti in coda al match per la Pro Gorizia, buoni a segnare il sorpasso e il successo per 2-1 sul campo del Sistiana Sesljan (firmati da Msatfi, sempre più uomo fondamentale di questa Pro, e da Vecchio al 45’ della ripresa). Sistiana Sesljan che si è confermato squadra ostica, e non solo per i goriziani, passando in vantaggio per un calcio di rigore in avvio, e poi capace di resistere a lungo, fin quasi alla metà della ripresa.

«Questi sono successi importanti, perché danno consapevolezza – dice l’allenatore della Pro Gorizia Fabio Franti –. Abbiamo meritato, anche se quando passi solo alla fine vuol dire che hai rischiato di non vincere. L’immediato svantaggio, su un episodio sfortunato, ha cambiato un po’ i nostri piani, poi abbiamo messo alle corte il Sistiana, rischiato anche di prendere il secondo gol e infine ancora dominato, creando almeno 7 o 8 palle gol nitidissime».

Merito, anche, dei subentrati, come lo stesso Msatfi. «Quest’anno abbiamo una rosa ampia e competitiva – ammette Franti – e come ho detto ai ragazzi, chi entra dalla panchina può fare la differenza, come in questo caso. Deve essere la nostra forza, tutti possono dare il loro contributo».

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