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Le speranze dell’Ism per il girone di ritorno «Battere il Mladost un’iniezione di stima»

Alessandra Antoni
1 minuto di lettura

GORIZIA

Gli ultimi tre punti del girone di andata sono stati assegnati all’Ism Gradisca, vincente sul Mladost per 1-0 nel recupero della dodicesima giornata. Vittoria importante dopo un lungo periodo lontano dai campi, che regala nuova fiducia ai gradiscani in vista del giro di boa e li trascina in zona play-off ad un passo dal Mariano. Una vera boccata d’ossigeno per il tecnico Marco Dario, che in questi due mesi aveva redatto una lunga lista di giocatori contagiati dal Covid.

«Iniziare bene l’anno – ha commentato il mister – era fondamentale per affrontare la seconda parte del campionato con maggiori stimoli. Nel complesso ritengo sia stato un successo meritato perché, pur non creando moltissime occasioni nette da gol, abbiamo attaccato di più riuscendo a farci vedere maggiormente in area avversaria».

Il gol della vittoria, ricordiamo, è arrivato al 35’ della ripresa su punizione con Savic. In questa partita, inoltre, hanno esordito i nuovi acquisti Simeone, in arrivo dallo Staranzano, e il giovane Molli, nell’ultimo periodo in forza al Santa Maria ma già giocatore della Pro Cervignano.

Dal canto suo, il Mladost non ha sfigurato, soprattutto se si pensa alle innumerevoli assenze con le quali ha dovuto fare i conti. «Nonostante tutto – ha commentato il tecnico Roberto Veneziano – chi è entrato in campo ha disputato una buona partita, compreso chi ha esordito. Purtroppo abbiamo buttato via il risultato sulla punizione, passata letteralmente in mezzo alla barriera, ed è un peccato perché a mio avviso avremmo meritato il pareggio». Anche se, ammette il tecnico di Doberdò, quello che più ha inciso sull’esito della gara è stata la poca grinta espressa dalla squadra: «Rispetto al solito è mancata la fame, quella fame che ha sempre caratterizzato questa squadra e che dobbiamo ritrovare al più presto. Ma i ragazzi sono consapevoli di questo e sono sicuro che già contro il Ruda a scendere in campo ci sarà il vero Mladost». —

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